Cosa bisogna fare e cosa si rischia quando si eredità un immobile avente abusi edilizi? Tutto quello che prevede la legge in merito.
Al decesso di un familiare, per gli eredi si apre la questione dell’eredità e della relativa successione, ossia la procedura giuridica che prevede il trasferimento dei beni dalla persona defunta agli eredi. Può accadere che il patrimonio comprenda anche degli immobili, ma cosa accade se questi sono abusivi?
In realtà, la legge non prevede delle responsabilità penali per gli eredi, ma possono essere trasferite a quest’ultime solo le sanzioni amministrative, come la demolizione. Neanche le multe, difatti, emesse nei confronti del proprietario dell’edificio possono essere trasferite, dopo la morte, agli eredi. Vediamo i casi specifici.
Immobile ereditato con abusi edilizi: cosa accade in questi casi
Prima di capire cosa accade agli eredi quando viene trasferito loro un immobile avente un abuso edilizio, è bene specificare che esistono varie tipologie più o meno gravi di abuso edilizio. Nel dettaglio, si può considerare come tale un intervento che viene effettuato senza il titolo abitativo o ancora se effettuato in parziale o totale difformità rispetto al titolo abitativo, o se i lavori vengono eseguiti non rispettando quanto previsto nel permesso.
Come già detto, indipendentemente dal tipo di abuso, agli eredi non vengono trasferite responsabilità penali, ma in alcuni casi possono essere soggetti a sanzioni amministrative, come la demolizione dell’immobile o di parti di esso considerate in violazione delle normative, come disposto da una sentenza del Tar per il proprietario di un villino. Non solo, le sanzioni possono essere anche di natura economica e variano in base alla gravità della violazione.
Gli eredi come prima cosa dovranno accertare la natura e la gravità dell’abuso edilizio, magari chiedendo la consulenza ad un tecnico, poi dimostrare che tale abuso era già presente prima di entrare in possesso del bene. È importante anche sapere che l’immobile avente abusi, come stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione, non può essere suddiviso tra gli eredi e, dunque, deve essere escluso dalla suddivisione del patrimonio ereditario.
A questo punto, secondo quanto previsto dalla legge italiana in vigore, in alcuni casi, l’abuso può essere sanato mediante condono o sanatoria edilizia. Il primo consente di regolarizzare abusi avvenuti una certa data, mentre la sanatoria entro 90 giorni dall’accertamento e deve essere presentata una specifica domanda al Comune in cui l’immobile è ubicato. Alla richiesta bisogna allegare la documentazione prevista in questi casi e pagare le eventuali sanzioni.