In queste ore si sta infiammando la polemica riguardo le dichiarazioni di Elon Musk sui giudici italiani: è intervenuto il presidente Sergio Mattarella.
Da qualsiasi lato la si guardi, la polemica scoppiata dopo le dichiarazioni di Elon Musk sui giudici italiani, non lascia presagire nulla di buono. Per quanto il contesto in cui è nata sia proprio quello social-politico a lui tanto caro.
Dalle parole pubblicate sul suo social, X, è scaturita l’accusa di ingerenza negli affari del nostro Paese. Tanto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato con decisione: “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che sa badare a se stessa nel rispetto della sua Costituzione”.
E dunque: se ieri i rappresentanti politici di maggioranza ed opposizione si dividevano sulle parole del miliardario australiano, oggi sono tutti d’accordo con il capo dello Stato. Ripercorriamo brevemente i fatti. Per la seconda volta in poco meno di un mese, il Tribunale di Roma ha di fatto ordinato il rientro in Italia dei migranti salvati in mare che erano stati trasportati nei centri realizzati dal governo in Albania per il rimpatrio.
I giudici hanno dubbi sul concetto di Paese sicuro di provenienza e per questo hanno chiesto chiarimenti alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Nel frattempo, i centri albanesi resteranno vuoti ma operativi. La vicenda era già divenuta terreno per un aspro scontro tra maggioranza ed opposizione. A marasma già in corso, improvvisamente ieri è intervenuto il patron di X e Tesla: “Questi giudici devono andarsene”, ha scritto.
Al di là delle polemiche tra chi era d’accordo o meno con Elon Musk, la lettura della vicenda è duplice. L’intervento a gamba tesa di Musk può essere frutto della filosofia social degli utenti che tutto possono dire e tutto possono commentare. Nella massima libertà di espressione che lo stesso imprenditore ha da sempre abbracciato acquistando addirittura il buon vecchio Twitter.
Dunque, Musk potrebbe essere rimasto colpito dalla vicenda, di per sé unica, tanto che ciò che deciderà la Corte europea farà giurisprudenza. Ed avrebbe quindi deciso di dire la sua come qualsiasi altro utente social. Una vicenda che ha colpito peraltro il governo della premier Giorgia Meloni, di cui Musk ha sempre dimostrato avere grande stima anche nel corso di recenti manifestazioni pubbliche.
Musk, però, è tutt’altro che un “qualsiasi utente”. Da qui, la seconda lettura, meno ingenua. Il miliardario, reduce dalla cavalcata trionfale negli Stati Uniti al fianco di Donald Trump, ha scelto in maniera oculata l’argomento sul quale intervenire e le parole da utilizzare. Il tema è quello dei migranti, un cavallo di battaglia del tycoon alle elezioni presidenziali statunitensi. Poi ci sono i giudici, che negli Usa hanno tenuto in scacco The Donald per lungo tempo. Di mezzo c’è il sovranismo del Paese, dell’Italia come degli Usa, che il governo dovrebbe garantire, e che i giudici invece insidierebbero.
E se fino a poche ore fa il dubbio tra le due letture poteva ancora esserci, oggi Musk è stato nominato da Trump nuovo capo del Dipartimento per l’efficienza governativa. Avrà il ruolo di snellire la burocrazia, tagliare spese inutili e ristrutturare le agenzie federali. Allora, lasciamo parlare Mattarella che ha ben specificato che “chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”.
“Il popolo italiano vive in una democrazia o è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?” ha insistito ancora oggi Musk. Il patron di Tesla ha poi repostato un commento sulle parole del presidente Mattarella di un’opinionista olandese di destra, Eva Vlaardingerbroek. Quest’ultima, pubblicando il post del Quirinale, ha scritto in italiano: “No. Elon Musk e Giorgia Meloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del Tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia”.
Investito dalle ulteriori polemiche, Musk sembra essersi arreso: “This is taking an absurd dimension (tutto ciò sta assumendo una dimensione assurda, ndr)”, ha scritto. Poi ha chiamato Meloni, che nel frattempo è rimasta sostanzialmente in silenzio salvo poi accodarsi a Mattarella, in quella che i referenti di Musk in Italia hanno definito una conversazione “amichevole”.
“L’imprenditore Elon Musk esprime il suo rispetto per il presidente della Repubblica Mattarella e la Costituzione italiana. Tuttavia sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal Primo Emendamento e dalla stessa Costituzione italiana pertanto da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni”. Musk ha anche ricordato che, in occasione della drammatica alluvione dell’Emilia-Romagna, “ha dato connettività satellitare gratuita”.
Grazie Musk: l’aiuto disinteressato, perché siamo sicuri di questo si è trattato, è stato certamente preziosissimo. Lo sarà anche in futuro, anche se speriamo di non averne più bisogno. Altra cosa sono le ingerenze, per quante letture possano esserci. Dai retta al nostro presidente Elon, sappiamo badare a noi stessi.