Sono diverse le novità che riguardano il bonus asilo nido in vista del prossimo anno e previste dalla Legge di Bilancio 2025.
Il Governo ha deciso di introdurre delle modifiche relative al bonus asilo nido che permetteranno ad un numero maggiore di famiglie di accedere al supporto economico per le spese legate alle rette per la frequentazione di asili pubblici o privati o per l’assistenza domiciliare in caso di figli affetti da patologie croniche.
Le novità sono state inserite all’interno della nuova Legge di Bilancio per cui è iniziato già da qualche settimana l’iter parlamentare che dovrà concludersi entro la fine dell’anno con l’approvazione definitiva. Per quanto riguarda il bonus asilo nido sono stati allenatati i requisiti così da allargare la platea beneficiari, ma anche gli importi saranno più alti.
Nel 2025 verrà potenziato il bonus asilo nido, come stabilito dal Governo nella nuova Manovra che verrà approvata nelle prossime settimane dopo il consueto iter parlamentare.
Secondo quanto introdotto nel testo della Legge di Bilancio, la prima novità riguarda l’Assegno Unico Universale, le cui somme percepite non verranno più tenute in considerazione nel calcolo Isee, così da permettere ai beneficiari di accedere più agevolmente al bonus asilo nido che viene erogato proprio in base a determinate soglie reddituali. È stato, inoltre, rimosso il requisito che prevedeva la presenza di un figlio sotto ai 10 anni di età, per le famiglie con almeno due figli ed un reddito inferiore ai 40mila euro, per ottenere il contributo aggiuntivo di 600 euro che fa salire il bonus asilo nido a 3.600 euro.
Sino ad ora, difatti, il contributo, riconosciuto per i figli di età compresa tra 0 e 3 anni, varia in base al reddito e gli importi possono raggiungere le somme di: 3mila euro annui (pari a 272,70 euro al mese per 11 mensilità) per le famiglie con Isee fino a 25mila euro ; 2.500 euro all’anno (227,20 euro mensili) con Isee fino a 40mila euro ed, infine, 1.500 euro annui (136,30 euro al mese) con Isee superiore ai 40.000 euro.
Alle famiglie con almeno due figli, di cui almeno uno con meno di 10 anni ed un reddito inferiore ai 40mila euro, viene riconosciuto un contributo di 600 euro che fa salire l’importo massimo a 3.600 euro. Questo requisito verrà rimosso dal prossimo anno ed i nuovi importi saranno: sino a 3.600 euro all’anno (a 327 euro al mese) per le famiglie con Isee non superiore ai 40mila euro e sino a 1.500 euro all’anno (circa 136 euro al mese) con Isee superiore alla soglia di 40mila euro. Inoltre, come già detto, per il calcolo dei redditi non si terrà conto dell’Assegno Unico, circostanza che farà aumentare il numero dei beneficiari. Non dovrebbero subire, invece, variazioni le modalità per presentare la domanda: che dovrà essere inoltrata dal genitore o dal soggetto affidatario del minore in via telematica sul portale Inps o rivolgendosi ad un patronato.