In Ucraina si avvicinano i 1000 giorni di guerra, l’Unhcr ha lanciato nuovi appelli mentre continuano i bombardamenti anche sulla capitale Kiev.
“La distruzione delle infrastrutture energetiche da parte della Russia ha portato negli ultimi mesi ad una perdita complessiva del 65% della capacità di produzione di energia. Ma gli attacchi continuano”.
Kelly T. Clements, vice alto commissario dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, ha visitato l’Ucraina nelle scorse ore, mentre si avvicina il traguardo dei 1000 giorni di guerra tra Mosca e Kiev. Un conflitto cominciato nel febbraio 2022 con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Le popolazioni stanno per affrontare il terzo inverno in guerra. “I bisogni aumentano – ha detto Clements – e la popolazione si trova a subire attacchi intensi e l’arrivo di un’altra estenuante stagione invernale”.
Anche Kiev nelle scorse ore è stata sottoposta a un bombardamento combinato di droni e missili. I cittadini si sono rifugiati nelle stazioni della metropolitana. Il mondo intero è in attesa delle iniziative di pace che sarebbe pronto a mettere in atto il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Anche se la Russia ha respinto l’ipotesi di uno stop alle ostilità sull’attuale linea del fronte.
“Dall’agosto scorso, circa 170mila persone sono state costrette a fuggire dalle loro case nell’est del Paese. – ha continuato Kelly T. Clements – Molti sono stati evacuati dalle zone in cui sono in corso le ostilità, e si sono aggiunti ai quasi 4 milioni di sfollati e agli altri 6,7 milioni che hanno cercato rifugio fuori dal Paese. 400mila nuovi rifugiati hanno attraversato l’Europa dall’inizio del 2024 all’agosto 2024 per cercare sicurezza dalla guerra e dalle bombe”.
La guerra starebbe coinvolgendo anche truppe nordcoreane al fianco di quelle russe. Sul campo ci sarebbero 10mila soldati inviati da Pyongyang in Russia già impegnati in operazioni di combattimento. In particolare i nordcoreani si troverebbero nel Kursk, una regione russa al confine con l’Ucraina che quest’ultima ha occupato da oltre tre mesi a seguito di un’incursione.
Clements: “Le esplosioni risuonavano in sottofondo”
“A Kharkiv, una delle regioni del Paese più colpite dalla guerra, – ha raccontato la vice alto commissario dell’Unhcr – le esplosioni risuonavano in sottofondo mentre visitavamo un centro. Ho incontrato Svitlana, una donna di 65 anni il cui appartamento era stato distrutto da una bomba. La sua determinazione ha rappresentato un potente promemoria dello spirito dell’Ucraina, anche se il trauma della guerra permea la vita quotidiana”.
Secondo l’Unhcr tra le rovine della guerra ci sono alcuni segni di speranza. “La nostra collaborazione con il governo ucraino – ha concluso Clements – è forte a tutti i livelli e ci permette di sostenere la risposta umanitaria e gli sforzi di ricostruzione in tutto il Paese. Il governo ha condotto gli sforzi umanitari e di recupero con una rapidità impressionante. I soccorritori locali rimuovono rapidamente le macerie e chiudono i siti colpiti, simboleggiando la forza e la determinazione dell’Ucraina”.