Sono tanti quelli che si chiedono quanto possa guadagnare annualmente un amministratore di condominio per la gestione di uno stabile: le cifre.
L’amministratore di condominio svolge un ruolo fondamentale nella gestione di un immobile e, stando a quanto stabilito dalla legge, deve essere nominato obbligatoriamente nel caso in cui l’edificio conti oltre più otto condomini, mentre in presenza di un numero inferiore il compito può essere affidato ad uno dei condomini stessi.
I condomini sono intesi come titolari del diritto di proprietà, per fare un esempio, se in un edificio sono presenti 10 unità immobiliari appartenenti a sole 3 persone, in questo caso la gestione del condominio può essere affidata ad una di quest’ultime, se, invece, sono 9 nove i proprietari bisognerà nominare una figura esterna. Molti si chiedono quanto guadagni un amministratore nominato in assemblea, vediamo di capire, nel prossimo paragrafo, quali possono essere i compensi.
Quando la gestione di uno stabile viene affidata ad un amministratore di condominio esterno, quest’ultimo dovrà occuparsi di una serie di mansioni che non riguardano solo la parte finanziaria. L’amministratore, difatti, si occupa anche della gestione e della manutenzione delle parti comuni e di far rispettare il regolamento condominiale, in cui vengono riportati anche gli orari per quanto riguarda i riscaldamenti.
Per quanto riguarda i compensi, questi vengono determinati da una serie di fattori. Quello principale è legato alle dimensioni dell’edificio, ossia al numero di singole unità abitative che lo compongono, più questo numero sarà alto maggiore sarà il compenso per l’amministratore. A questo fattore si aggiungono eventuali attività straordinarie svolte durante l’anno del mandato, come ad esempio interventi di manutenzione straordinaria da dover gestire. Si deve tenere conto anche della presenza di eventuali collaboratori in studio o di personale di supporto per le mansioni da svolgere. Infine, potrebbe influire anche il luogo in cui si trova l’edificio, tenendo conto che nelle grandi città il costo della vita è più caro.
Solitamente i guadagni medi di un amministratore di condominio, per un singolo stabile composto da 15-20 unità abitative, variano tra i 1.000 ed i 1.500 euro lordi all’anno che possono salire sino ai 1.800 nelle grandi città, ma raramente scende sotto queste somme anche per i condomini di piccole dimensioni. Per quanto riguarda i grandi condomini, da 50 o oltre unità abitative, i compensi potrebbero arrivare annualmente a 3.000-3.500 euro lordi. Ovviamente, però, come già specificato, queste cifre possono salire in base ai vari fattori elencati in precedenza.
Bisogna ricordare che il compenso deve essere sempre indicato dall’amministratore di condominio durante l’assemblea convocata per la sua nomina. Eventuali compensi aggiuntivi per attività straordinarie potranno essere comunicate in seguito, ma dovranno essere sempre giustificate.