C’è anche la statuina del ricercatore scomparso Sammy Basso tra le statuine dei presepi di San Gregorio Armeno a Napoli.
Tra Re Carlo III d’Inghilterra, Antonio Conte, Jannik Sinner e l’immancabile Diego Armando Maradona, quest’anno è spuntata anche la statuina di Sammy Basso. È in questo modo che Napoli ha voluto omaggiare il giovane ricercatore affetto da progeria scomparso il 5 ottobre scorso.
Siamo a San Gregorio Armeno, il borgo del capoluogo partenopeo famoso nel mondo per le botteghe dei maestri presepiali. La statuina di Sammy Basso spicca tra le altre presso il negozio L’Arte Presepiale di Genny Di Virgilio. Le stradine, a poco più di un mese dal Natale, sono state già prese d’assalto dai turisti, dagli avventori e dai curiosi. Nel corso del tempo San Gregorio Armeno è diventata un punto di riferimento tutto l’anno proprio per la bravura, la creatività e l’originalità degli artisti che espongono qui le proprie opere.
“Ho realizzato la statuina in onore di questo ragazzo che è stato un vero e proprio esempio di vita. – ha spiegato in esclusiva per Notizie.com proprio Genny Di Virgilio – L’ho rappresentato come vestiva lui: scarpette, jeans e maglie col collo a camicia. È andata via una persona magica, a 28 anni, con la malattia che tutti conosciamo. Mi sono sentito in dovere di realizzare la statuina. E le persone, tante, che stanno arrivando a San Gregorio Armeno, già la stanno richiedendo”.
Di Virgilio ha spiegato di aver messo la statuina di Sammy in prima fila: “Sarà la statuina dell’anno”, ci ha detto. La scultura è stata realizzata in terracotta e dipinti ad olio, completamente a mano, come nella più classica tradizione napoletana. Ma chi era Sammy Basso, il ricercatore scomparso a seguito di un malore improvviso nell’ottobre scorso?
Originario di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, Basso era affetto dalla sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford. Si tratta di una rara malattia caratterizzata da invecchiamento precoce. Una vita breve ma intensa quella di Sammy, universitario e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Ha partecipato anche a programmi tv come Sanremo, invitato da Carlo Conti.
Nel 2005 familiari ed amici del giovane, che allora aveva 10 anni, hanno fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, l’unica in Europa a occuparsi della sindrome. “I miei genitori hanno combattuto le mie battaglie quando non potevo, – aveva detto Basso – e mi hanno insegnato a combatterle da solo quando ho avuto l’età per farlo. Se la mia famiglia è stato il sostegno, c’è stato un sostegno diverso, e in qualche modo uguale, di tutte le persone con cui ho stretto rapporti veramente forti: gli amici, i ricercatori sono la mia famiglia“.