Continuano le polemiche intorno alla Cop29, l’evento internazionale sul clima in corso in questi giorni a Baku, in Azerbaigian.
“Le Cop non siano facilitatori di contratti di energia fossile e crescenti emissioni di gas serra. All’ultima Cop i lobbisti dei combustibili fossili erano più numerosi dei rappresentanti delle istituzioni scientifiche, delle comunità indigene e delle nazioni vulnerabili”.
È la denuncia di Earth4All, il collettivo di pensatori, economisti e scienziati che sta seguendo i lavori della Cop29. Quest’ultima è la Conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Baku, in Azerbaigian. Secondo il collettivo presieduto da Sandrine Dixson-Declève, le idee costruttive e di supporto sviluppate qualche tempo fa sul processo Cop sono state male interpretate. Un processo insostituibile per supportare il cambiamento multilaterale, multisettoriale e sistemico di cui il mondo ha bisogno.
“Non c’è dubbio che il cambiamento climatico sia una sfida globale – si legge nella lettera inviata ai leader mondiali della Cop – e debba essere risolto attraverso negoziati multilaterali insieme all’ambizione a livello nazionale attraverso i contributi determinati a livello nazionale. Ora, dobbiamo lavorare insieme con urgenza e determinazione. Trasformando la Cop sul clima in modo che possa prendere decisioni strategiche, orientate all’azione e responsabili per realizzare la portata dell’ambizione all’altezza della sfida fondamentale del nostro tempo”.
A Baku anche la premier italiana Giorgia Meloni
A Baku si è recata nei giorni scorsi anche la premier italiana Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio, così come avevamo anticipato a Notizie.com, ha parlato della fusione nucleare come mezzo per decarbonizzare i Paesi. “Bisogna limitare il riscaldamento globale – ha detto Sandrine Dixson-Declève – Ma è ormai chiaro che la Cop non è più adatta allo scopo. Abbiamo bisogno di passare dalla negoziazione all’attuazione”.
Ilham Aliyev, presidente dell’Azerbaigian, in apertura dei lavori ha detto che “il gas e il petrolio sono un dono di Dio”. Poco dopo, è salita alla ribalta delle cronache la notizie che un funzionario della Cop aveva utilizzato l’evento per promuovere accordi commerciali sui combustibili fossili.
“La stabilità planetaria dipende dall’uguaglianza”
“Abbiamo bisogno di un processo Cop che offra risultati, non ritardi. – hanno specificato da Earth4All – Chiediamo Cop che siano piattaforme per le ambizioni dei governi e degli stakeholder, non facilitatori di contratti di energia fossile e crescenti emissioni di gas serra. La stabilità planetaria dipende dall’uguaglianza, dalla giustizia e dalla riduzione della povertà per affrontare la più grande sfida esistenziale del nostro tempo“.
“All’ultima Cop – ha detto Christiana Figueres, tra gli artefici degli Accordi di Parigi – i lobbisti dei combustibili fossili erano più numerosi dei rappresentanti di istituzioni scientifiche, delle comunità indigene e delle nazioni vulnerabili. Non possiamo sperare di ottenere una giusta transizione senza riforme significative del processo della Cop che garantiscano un’equa rappresentanza dei più colpiti“.
