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Cronaca

Margaret Spada: “quadro di sofferenza acuta”. Cosa sappiamo fino a oggi sulla morte della 22enne

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Giovanna Sorrentino

Margaret Spada: dall’autopsia emerge un “quadro generale compromesso”. Cosa sappiamo sulla morte della giovane avvenuta dopo un intervento di rinoplastica.

Nuovi elementi sulla morte di Margaret Spada, la ventiduenne arrivata a Roma il 4 novembre per un intervento di rinoplastica in uno studio medico, ma è morta tre giorni dopo in ospedale. Il gip ha convalidato il sequestro della struttura medica, “c’è il rischio di reiterazione del reato”. La Procura ha acquisito anche il cellulare della giovane. “Ci auguriamo che nessuno più possa essere vittima di quanto capitato a nostra figlia”, hanno dichiarato i genitori di Margaret attraverso il loro avvocato. “Chiediamo che venga rispettato il nostro dolore”. 

Margaret Spada: “quadro di sofferenza acuta”. Cosa sappiamo fino a oggi sulla morte della 22 (Ansa Foto) – notizie.com

Il gip ha convalidato il sequestro della struttura medica, “c’è il rischio di reiterazione del reato”. La Procura ha acquisito anche il cellulare della giovane. “Ci auguriamo che nessuno più possa essere vittima di quanto capitato a nostra figlia”, dichiarano i genitori di Margaret attraverso il loro avvocato. “Chiediamo che venga rispettato il nostro dolore”. 

Ieri, nel corso dell’autopsia al corpo della giovane, effettuata al Policlinico di Tor Vergata, è emerso un “quadro generale compromesso”, culminato con l’arresto circolatorio quindi alla morte a soli 22 anni. Si tratta ancora di una primissima analisi. Margaret Spada è morta dopo tre giorni di agonia dopo un intervento di rinoplastica effettuato in un centro medico di Roma. La giovane aveva trovato la struttura su TikTok. E proprio su questo è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Evitare il rischio di affidarsi al web come fosse il medico di fiducia”, ha ammonito.

Struttura medica senza autorizzazione per il tipo di intervento effettuato a Margaret

Lo studio si trova nel quartiere Eur e appartiene a due medici, padre e figlio, indagati per omicidio colposo. La loro posizione si starebbe complicando nelle ultime ore, perché la struttura sarebbe sprovvista di autorizzazione per il tipo di intervento effettuato a Margaret Spada. Lo ha reso noto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: “Gli uffici stanno terminando gli approfondimenti, ma posso dire che nel 2008 i Nas avevano rilevato la mancanza di autorizzazione, che avevano poi provato a richiedere nel 2009 e quindi non potevano effettuare attività chirurgica o di piccola chirurgia”.  Inoltre, sulla base di accertamenti amministrativi svolti nel 2023, uno dei due indagati non avrebbe avuto la specializzazione per effettuare interventi di chirurgia estetica/plastica non a scopo ricostruttivo.

Struttura medica senza autorizzazione per il tipo di intervento effettuato a Margaret (Ansa Foto) – notizie.com

Dai primi riscontri dell’autopsia, è emerso un quadro disofferenza acuta”. Ulteriori esami tossicologici e istologici punteranno a capire cosa sia stato somministrato alla ventiduenne prima e dopo il malore. Altre analisi verranno effettuate agli organi, per verificare l’eventuale esistenza di patologie cardiache e intolleranze alle sostanze usate per l’autopsia.

Alle attività dei periti hanno preso parte anche i consulenti nominati dai due medici indagati. Analizzata la cartella clinica dell’ospedale Sant’Eurgenio, dove Margaret è stata trasferita in gravi condizioni nel primo pomeriggio del 4 novembre. Secondo le prime indagini, la giovane si è sentita male appena le è stata somministrata l’anestesia con un’iniezione tra le due narici.

I medici hanno cercato di rianimarla. Nella stanza è entrato anche il fidanzato della ventiduenne che ha filmato la scena. Ora quel video è agli atti dell’indagine. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il sequestro preventivo del centro medico, come richiesto dal pubblico ministero, per il rischio di “reiterazione del reato”. 

Nuovo sopralluogo alla struttura. Acquisito il cellulare di Margaret

La prossima settimana, i carabinieri dei Nas effettueranno un nuovo sopralluogo nella struttura, per verificare se quando Margaret si è sentita male erano presenti strumenti per le emergenze, come il defibrillatore o altri medicinali che si usano nei caso di choc anafilattico come il cortisone. Su quest’ultimo punto è intervenuto l’avvocato di uno dei due medici indagati, Domenico Oropallo, spiegando che nel centro il defibrillatore c’era.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno accertato che nella struttura mancava il consenso informato e altri documenti sulla contabilità o pagamenti. Al vaglio di inquirenti e investigatori c’è il cellulare della giovane donna per ricostruire com’è avvenuto l’accordo per l’intervento, costato circa 2.800 euro, tra Margaret e il centro medico. Un intervento che la ventiduenne aspettava dall’estate e che sarebbe dovuto durare venti minuti. Sempre stando alle indagini, l’accordo potrebbe essere avvenuto via Whatsapp con il figlio tel titolare dello studio, al quale la paziente avrebbe inviato anche l’esame dell’elettrocardiogramma.

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Giovanna Sorrentino