Un naufragio in Tunisia di un barcone con a bordo 90 migranti ha portato a più di 15 dispersi tra cui anche donne e bambini. Cosa è successo?
Alarm Phone ha parlato di un gruppo di migranti a rischio che precedentemente era fuggito dalla Libia e si trovava per molte ore a viaggiare in barca.
Il contatto d’emergenza in supporto delle operazione di salvataggio ha specificato su X: “Un sopravvissuto ci ha raccontato che sono partiti da Sfax in Tunisia, la sera dell’8 novembre, insieme ad altre 5 persone su una imbarcazione lunga 8 metri. Dopo aver affrontati dei problemi col motore, la barca si è capovolta venerdì a mezzogiorno a causa delle condizioni avverse. Mentre la barca di ferro affondava rapidamente, alcune persone sono riuscite a rimanere a galla fino a quando non sono stati trovati da pescatori tunisini che li hanno riportato a Sfax”.
È stato specificato che rimangono dispersi 15 o 16 persone tra cui una donna e due bimbi piccoli. L’organizzazione ha voluto inviare anche un pensiero di solidarietà ai sopravvissuti e ai parenti dei dispersi. “La nostra rabbia non finirà finché non ci sarà un passaggio sicuro per tutti“, conclude Alarm Phone.
In Tunisia anche sei arresti
Proprio in queste ore si è parlato anche di sei arresti in Tunisia, in occasione di un episodio simile ma che ha portato a una fine differente. Dal paese nord africano fanno sapere che sono state arrestate sei persone a Monastir con l’accusa di “formazione di organizzazione criminale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare”.
A renderlo noto è stata la Sicurezza tunisina che ha precisato come l’operazione sia stata eseguita su diritto comando della Procura locale con l’individuazione di un gruppo di persone sospettate, trovate all’interno di un’abitazione dove erano nascoste, di voler raggiungere l’Italia a bordo di una imbarcazione.
Gli agenti hanno portato a termine una perquisizione che ha portato a rinvenire e a sequestrare tre giubbotti di salvataggio e anche un dispositivo Gps. Che di fatto sarebbero la prova per portare avanti l’accusa di una situazione che al momento appare molto indecisa. Una situazione su cui non si riesce a trovare una soluzione.
Purtroppo, da molto tempo, ci troviamo di fronte a continue segnalazioni di persone che hanno perso la vita o che hanno dovuto affrontare attimi terribili. Al momento continuano le ricerche per trovare le 15/16 persone disperse nel viaggio tra la Tunisia e il nostro paese.