La maternità surrogata diventa reato universale in Italia con una legge che entra in vigore domani. Cosa cambia? Andiamo a scoprirlo.
Intanto 50 coppie sono già pronte al ricorso per una situazione che sembra davvero farsi complicata.
La legge è stata approvata lo scorso 16 ottobre ed è stata poi firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 4 novembre. Da domai sarà sulla Gazzetta ufficiale per entrare così in vigore per introdurre il divieto di praticare la gestazione per altri non solo in Italia ma anche all’estero dove la pratica è legittima.
La norma va a modificare l’articolo 12 della legge 40 del 19 febbraio 2004. Vent’anni per apportare una modifica che però era nell’aria da diverso tempo e con un comma 6 che specifica: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o embrioni o la surrogazione di maternità sarà punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa che va dai 600mila al milione di euro”.
Una legge che fa discutere tra chi lo considera un atto di lealtà verso la vita umana e chi invece lo vede come un passo indietro nel tempo di un paese troppo ostico alle novità in ogni campo.
Ma cos’è la maternità surrogata dal punto di vista pratico? Lo spieghiamo per chi non ne sia a conoscenza e voglia cercare alcune delucidazioni. Questa pratica prevede la presenza di una madre esterna alla coppia che per vari motivi non può avere figli. Questa porta a termine la gestazione mettendo in atto quella pratica che colloquialmente viene definita “utero in affitto“.
Ogni paese ha una legge diversa rispetto a questa scelta, con una legislazione dedicata. In Italia la legge vieta questo tipo di comportamento per ogni donna dal 2004 oggi invece la situazione riceve un’ulteriore restrizione che porta ad aprire ulteriori riflessioni.
I paesi dove la maternità surrogata è consentita sono Regno Unito, Paesi Bassi, Usa ma non in tutti gli Stati, Grecia, Portogallo, Albania, Ucraina, Georgia e Russia. Non è consentita invece in molti altri paesi tra cui evidenziamo: Francia, Germania, Bulgaria, Finlandia, Lussemburgo, Croazia, Repubblica Ceca, Malta, Cipro, Romania, Slovenia, Spagna, Norvegia, Polonia, Slovacchia e molti altri ancora.
Oggi con la nuova legge questa subisce l’estensione extraterritoriale del reato, cosa che invece in precedenza non era specificato. Una novità che rende il procedimento ancor più restringente di quanto era già in precedenza.