Le elezioni regionali di Emilia Romagna e Umbria ci regalano i primi dati sull’affluenza del primo giorno, quello delle 19. Andiamo a vedere quanti si sono recati al seggio.
Gli italiani hanno risposto solo parzialmente presente all’appello per scegliere il nuovo presidente delle rispettive regioni. I dati sono alquanto particolari.
Ricordiamo che oggi si continuerà a votare, in ambo le regioni, fino alle ore 23 e che si tornerà ai seggi anche domani dalle 8 alle 15. C’è dunque ancora tempo per migliorare questi dati che però a oggi non possono sicuramente far piacere. Partiamo dall’Emilia Romagna, alle ore 19.00 l’affluenza è del 31% in calo rispetto alle precedenti quando allo stesso orario si era al 56.7% considerando però che si trattava in quel caso di un solo giorno di votazione.
Passiamo all’Umbria dove i dati non sono molto differenti, alle 19.00 si parla di un’affluenza del 31.2% in base ai dati che sono stati comunicato dal Ministero dell’Interno. Nel 2019 la percentuale era del 52.8% anche se, come nel caso dell’Emilia, si votava in una sola giornata. Sono dati parziali, ma numeri che vanno al di sotto delle aspettative che avevano le due regioni in merito a due ballottaggi che siamo sicuri andranno avanti fino all’ultimo voto.
L’affluenza alle regionali, sia in Emilia Romagna che in Umbria, ha segnato un dato di netta crescita rispetto a quanto avevamo visto alle ore 12.00, un trend positivo che fa ben sperare verso la chiusura dei seggi che avverrà domani alle 15.00.
In Emilia Romagna alle 12 si erano presentati attorno all’11.32% degli aventi diritto al voto, in Umbria le cose erano andate ancor peggio con appena il 9.60%. Come però era facilmente ipotizzabile nel pomeriggio sono molti di più quelli che sono andati a votare rispetto alla mattina.
Va evidenziato che il record negativo arriva dall’Umbria dove nel comune di Ficulle si è presentato solo il 22.7% dei possibili elettori. Il comune dove si è votato di più è ancora in Umbria e si tratta di Poggiodomo con un’affluenza del 40%. Ricordiamo che sono tutti numeri parziali che vedranno davanti a loro ancora tante ore per poter esprimere la propria preferenza. Anche se va ricordato che è logico pensare di avere la maggior parte della popolazione più libera oggi che nella mattinata di lunedì.
Al momento non sono arrivati sondaggi, nemmeno parziali, su chi è avanti come è logico che sia prima dell’apertura degli scrutini.