Bold Glamour è un filtro di TikTok che manipola la realtà e preoccupa perché potrebbe influenzare la nostra (già labile) psiche.
Il mondo dei social network è stato recentemente scosso dall’arrivo di un nuovo filtro su TikTok, denominato Bold Glamour, che ha sollevato non poche preoccupazioni tra gli utenti. Questo strumento di realtà aumentata permette una manipolazione così dettagliata dei lineamenti del viso da renderlo quasi irriconoscibile, offrendo un aspetto radicalmente trasformato con naso sottile, mento scolpito, labbra piene e un make-up impeccabile. La sua capacità di adattarsi perfettamente al viso senza perdere in realismo durante i movimenti o il parlato lo rende particolarmente inquietante agli occhi di molti.
L’utilizzo massiccio di filtri come Bold Glamour solleva questioni importanti riguardanti l’autostima e l’immagine corporea degli individui. La facilità con cui è possibile alterare la propria immagine può portare a una distorsione della percezione di sé e alimentare insicurezze, soprattutto quando si tende a paragonarsi agli standard irrealistici promossi sui social media. Questa pratica può avere ripercussioni significative sulla salute mentale degli utenti, spingendoli verso una costante insoddisfazione verso il proprio aspetto naturale.
Un altro aspetto problematico del filtro Bold Glamour risiede nella promozione di uno standard di bellezza eurocentrico, caratterizzato da tratti specifici quali labbra piene e naso sottile. Questa tendenza non solo limita la diversità dell’espressione della bellezza ma contribuisce anche a rafforzare stereotipi culturalmente ristretti. Inoltre, l’accusa mossa contro altri filtri simili per aver generato ansia e dismorfofobia tra gli utenti evidenzia ulteriormente le potenziali conseguenze negative dell’uso indiscriminato dei filtri sui social network.
La crescente preoccupazione riguarda anche il possibile collegamento tra l’utilizzo frequente di filtri che modificano drasticamente i lineamenti del viso e un aumento della domanda per interventi chirurgici estetici. Studi recenti hanno suggerito che esista effettivamente una correlazione tra questi due fenomeni, specialmente tra gli under 30. L’impossibilità per molti di distinguere chi utilizza il filtro da chi non lo fa potrebbe portare a una distorsione degli standard estetici accettati socialmente ed esacerbare problemi legati all’autostima.