Come si potrà andare in pensione nel 2025 con le nuove regole

Durante il prossimo anno, molti lavoratori potranno lasciare il lavoro e andare in pensione: chi potrà farlo e quali sono i requisiti richiesti.

Si avvia verso la conclusione l’iter per l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 su cui sta lavorando il Governo. L’ok definitivo del Parlamento dovrà arrivare entro la fine dell’anno, quando si saprà con certezza quali saranno le novità introdotte dall’esecutivo in vista del nuovo anno.

Pensione 2025
Come si potrà andare in pensione nel 2025 con le nuove regole (Notizie.com)

Un tema centrale è stato sicuramente quello delle pensioni tra conferme e aggiornamenti. I lavoratori ora si chiedono quali saranno per poter lasciare l’impiego durante il 2025. Capiamo cosa prevede il testo della Manovra e quali saranno i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia e quelli per le svariate modalità di pensionamento anticipato.

Pensioni, chi potrà lasciare il lavoro durante il prossimo anno

Anche durante il 2025 molti lavoratori lasceranno il proprio impiego per andare in pensione. Secondo il testo della Legge di Bilancio che, però, non è ancora stato approvato dal Governo, non ci sono significative novità sui requisiti sia per ottenere la pensione di vecchiaia che per quella anticipata. Durante il prossimo anno, in linea generale potranno ritirarsi dal lavoro i soggetti di età compresa tra i 62 ed i 67 anni.

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Pensioni, chi potrà lasciare il lavoro durante il prossimo anno (Foto da Ansa) – Notizie.com

Per quanto riguarda la classica pensione di vecchiaia, il prossimo anno potranno accedere i lavoratori che hanno compiuto 67 anni e maturato almeno 20 anni di contributi, per chi ha iniziato a versare i contributi dopo il 1° gennaio 1996 dovrà aver maturato un importo di pensione almeno pari all’importo dell’Assegno sociale (540 euro mensili per il 2025).

Con il ritorno alla Legge Fornero, potranno, invece, richiedere la pensione anticipata contributiva i soggetti che hanno compiuto 64 anni e maturato 20 anni di contributi, ma a patto che il lavoro sia iniziato dopo il 1° gennaio del 1996 ed aver maturato un assegno pari a 3 volte il trattamento minimo o, in alternativa, 2,8 volte per le donne con un figlio e 2,6 per donne con almeno due figli.

Confermate le varie tipologie di pensione anticipata come Quota 103, Ape Sociale e Opzione donna. La prima consente di lasciare l’impiego a 63 anni e 5 mesi di età ed oltre 30 anni di contributi, oppure 36 per i lavoratori impegnate in mansioni considerate gravose o usuranti. Quota 103, invece, prevede il pensionamento anticipato avendo raggiunto 62 anni di età e 41 anni di contributi. Infine, Opzione donna permette alle lavoratrici con 61 d’età e 35 anni di contributi di lasciare il lavoro, ma solo se appartenenti ad una delle seguenti categorie: caregiver, invalide (inabili al lavoro) almeno al 74% ed, infine, per le lavoratrici in esubero o licenziate. Im ogni caso, i requisiti devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2025.

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