A pochi giorni dalla fine del suo mandato come presidente Usa, Joe Biden ha preso una decisione che potrebbe costituire una svolta nel conflitto tra Russia ed Ucraina.
L’Ucraina potrà utilizzare missili a lungo raggio per attaccare la Russia. La decisione, che ha già fatto scatenare polemiche a livello internazionale, è stata presa direttamente dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Il commander in chief, a poche settimane dalla scadenza del suo mandato alla Casa Bianca, ha quindi autorizzato Kiev a usare gli Army Tactical Missile Systems (Atacms) statunitensi. Con ogni probabilità i missili saranno impiegati contro le truppe russe e nordcoreane in difesa delle forze ucraine nella regione di Kursk nella Russia occidentale. La stessa decisione di Biden sarebbe giunta a seguito della decisione di Mosca di portare truppe della Nord Corea sul fronte.
Bisogna ricordare che la regione del Kursk, che confine con il Sumy ucraino, è stata oggetto di un’incursione da parte di Kiev nei mesi scorsi. Che ha anche consolidato diverse posizioni. Si è trattato della prima vera incursione dell’Ucraina su suolo russo sin dall’inizio dell’invasione e della guerra di aggressione, nel febbraio 2022. Kiev avrebbe previsto di condurre i suoi primi attacchi a lungo raggio già nei prossimi giorni.
“Il piano per rafforzare l’Ucraina è il Victory Plan che ho presentato ai nostri partner. – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – Uno dei suoi punti chiave è la capacità a lungo raggio per il nostro esercito. Oggi, si parla molto sui media del fatto che riceviamo il permesso per tali azioni. Ma gli attacchi non si eseguono a parole. Queste cose non vengono annunciate. I missili parleranno da soli”.
La questione si fa quindi molto complicata sul fronte. Già a settembre, quando si era ventilata l’ipotesi dell’utilizzo dei missili a lungo raggio, il presidente russo Vladimir Putin aveva messo in guardia che Mosca considererebbe tutto ciò come una “partecipazione diretta” dei Paesi della Nato alla guerra in Ucraina, cambiando “sostanzialmente l’essenza stessa, la natura del conflitto”. L’unico commento registrato dalla Russia al momento è stato quello di Leonid Slutsky, capo della commissione per gli affari internazionali del Parlamento.
Slutsky ha infatti parlato di una inevitabile “escalation” e di una “risposta dura da parte della Russia in base alle minacce che verranno create per il nostro Paese”. Il sistema missilistico tattico americano Atacms è prodotto dalla Lockheed Martin, permette di raggiungere i 300 km di distanza e sono difficili da intercettare a causa della loro elevata velocità. Tali missili sono in realtà già stati utilizzati almeno una volta per colpire obiettivi russi nella Crimea occupata.
La decisione di Biden è giunta comunque dopo diversi segnali distensivi in merito al conflitto tra Russia ed Ucraina. Il presidente eletto Donald Trump ed il cancelliere tedesco, Olaf Scholz avevano ripreso contatti con Putin. Il via libera di Biden cambierebbe perciò nuovamente le carte in tavola verso una pericolosa escalation della guerra in Europa. Donald Trump Jr, primogenito del presidente eletto, ha accusato Biden di voler “far partire la Terza Guerra Mondiale” prima che suo padre, presidente designato, “abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite”.