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Economia

Questa è la Regione più povera d’Italia: non l’avreste mai detto

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Valeria Bellagamba

Economia: quali sono le Regioni d’Italia più ricche e quali quelle più povere. Un quadro sulla situazione economica nazionale.

Tutte le classifiche che riguardano le regioni italiane riportano un ampio divario tra Nord e Sud Italia. L’economia, con gli indici di ricchezza e povertà, è al primo posto. Le congiunture sfavorevoli degli ultimi anni, tra crisi economico-finanziaria, pandemia e alta inflazione, hanno peggiorato le cose. Mentre si tenta di colmare le lacune con gli interventi finanziati dal Pnrr.

 

Regioni d’Italia, quali sono quelle più povere e quelle più ricche – Notizie.com

L’economia italiana è guidata dalla Lombardia, Emilia-Romagna e dal Veneto, i veri e propri motori del Paese. Mentre le regioni del Sud Italia sono tra le più povere anche tra le regioni europee, spesso agli stessi livelli di Paesi con un Pil molto inferiore al nostro.

La crescita del Pil italiano nel 2024 sarà dello 0,7%, anche secondo le ultime stime della Commissione europea. Una crescita che sarà trainata dalle tre regioni più ricche e più forti a livello industriale e dei servizi. Proprio i servizi e le esportazioni faranno crescere l’economia italiana quest’anno.

Regioni d’Italia: ricchezza e povertà

Uno studio della Banca d’Italia, pubblicato nella prima metà novembre, ha analizzato la situazione economica delle regioni italiane, riportando il dato sul Pil di ogni Regione per i primi sei mesi del 2024. La media nazionale registra una crescita dello 0,4%, con valori differenti a seconda delle Regioni. L’Istituto ha pubblicato singoli rapporti per ciascuna Regione italiana, finora per quindici. Gli altri usciranno nei prossimi giorni. Tra le Regioni che nei primi sei mesi del 2024 hanno registrato una crescita più elevata, c’è la Sicilia, con un aumnto di un punto percentuale di Pil rispetto allo stesso periodo del 2023, poi la Valle d’Aosta con lo 0,6%. Il dato è ricavato dall’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER), elaborato dalla Banca d’Italia.

Regioni d’Italia: ricchezza e povertà – Notizie.com

Seguono, con una crescita semestrale dello 0,5% il Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano e la Puglia. Quindi, segnano un +0,4%, in linea con la media nazionale, il Lazio, l’Emilia-Romagna, la Toscana, la Calabria. L’Abruzzo è allo 0,3%. Mentre il Pil sia delle Marche che dell’Umbria è allo 0,2%.

Nullo il dato di Friuli Venezia Giulia e Liguria, che si fermano allo 0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un’economia stagnante. Invece, il dato sul Pil del primo semestre 2024 della Basilicata è negativo, con un -0,01%.

Al di là dei singoli dati di crescita semestrale, la condizione di alcune regioni italiane resta difficile. Come quella della Calabria che anche nei report di Eurostat viene segnalata come una delle regioni più povere d’Europa, oltre a essere la più povera d’Italia. Il buon dato della Banca d’Italia, relativo al primo semestre 2024, è merito della crescita del settore manifatturiero e di quello delle costruzioni, quest’ultimo sostenuto anche dai fondi Pnrr per la realizzazione delle opere pubbliche. Sono calati, invece, i consumi a causa della contrazione del potere di acquisto delle famiglie.

Il ruolo svolto dal Pnrr nel sostegno all’economia nazionale è dunque fondamentale per la ripresa del Paese nel periodo post-pandemico. Nei prossimi anni si potrà misurare il suo impatto reale sulla crescita dell’economia italiana e delle singole regioni.

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Valeria Bellagamba