Quando una rata del mutuo non viene pagata o il versamento effettuato in ritardo, potrebbero esserci gravi conseguenze per chi ha richiesto il finanziamento.
Sono tanti quelli che quando decidono di acquistare un immobile richiedono un mutuo, finanziamento che permette al cliente di ricevere l’importo desiderato che poi dovrà restituire in un numero di rate variabile che generalmente variano dai 5 ai 30 anni.
Le mensilità vengono stabilite al momento della stipula del contratto, attraverso cui il richiedente si impegna a versare le rate. Il ritardo o il mancato pagamento di una di esse può portare a gravi conseguenze per il soggetto. Cerchiamo, dunque, di capire cosa accade ad un cliente non rispetta le scadenze delle mensilità del mutuo.
È importante rispettare le scadenze previste dal piano di rateizzazione di un mutuo, richiesto magari per l’acquisto di una nuova casa o per la ristrutturazione, come quello offerto da Poste Italiane. In caso contrario si va incontro a conseguenze che possono essere molto gravi.
Nello specifico, quando si parla di ritardo bisogna tenere in conto i giorni trascorsi dalla data di scadenza. Nel caso di un solo giorno di ritardo, quasi sempre non si rischiano conseguenze rilevanti, le banche o gli altri istituti di credito tollerano 24 ore di ritardo, ma non è esclusa la possibilità che vengano applicati interessi di mora. Se il pagamento non viene, invece, effettuato entro 10-15 giorni dalla scadenza della mensilità, gli istituti di credito potrebbero, oltre agli interessi, inviare un avviso formale di sollecito per il versamento.
Ricordiamo che gli interessi saranno calcolati ad un tasso più alto rispetto a quello ordinario in modo da compensare il creditore per il mancato versamento puntuale. Si tratta, dunque, di una penalità per il mutuatario ed una sorta di “risarcimento” per il creditore. Infine, più pagamenti in ritardo potrebbero far scattare da parte della banca la segnalazione per l’inserimento del cliente nei Sic (Sistemi di informazioni creditizie) come cattivo pagatore.
Se il pagamento viene del tutto saltato, le conseguenze sono più gravi. Nel caso in cui, dopo l’avviso di pagamento, il cliente non provvede a saldare la rata, la banca può agire con una serie di provvedimenti nei confronti del mutuatario che variano in base alla gravità dell’inadempimento. Queste possono essere: la risoluzione del contratto con la conseguente richiesta di saldare l’intera cifra concessa o, in alternativa, la richiesta di pignoramento dell’immobile ipotecato. L’ultima alternativa, però, può scattare solo in caso di più rate saltate che generalmente sono 7 per i mutui richiesti prima del 2016 e 18 per quelli concessi in seguito.