“Il morbillo è una malattia seria, fate attenzione. Soprattutto gli adulti rischiano conseguenze molto gravi. Ecco il perché dell’aumento di casi”.
L’allarme dietro questa malattia infettiva sta crescendo in tutto il mondo e di conseguenza anche in Italia. L’attenzione deve essere mantenuta alta, per evitare di ritrovarci di fronte a rischi davvero concreti.
In merito alla possibile epidemia Giovanni Di Perri, Direttore dell’Amedeo di Savoia, ha specificato a Notizie.com: “Il morbillo è un problema grave soprattutto per gli adulti. Se avete il dubbio sul fatto che siete stati contagiati o vaccinati da bambini vi consiglio di fare l’esame degli anticorpi, si fa un prelievo di sangue e si capisce tutto. È successo anche a mia moglie che è risultata negativa e che poi ha fatto il vaccino. Lo possono fare anche gli adulti, anzi chi non ha gli anticorpi lo deve fare”.
“Quali sono i rischi? La polmonite morbillosa è veramente pericolosa per la vita. Il morbillo è una delle cose che mi farebbe più paura per la mia salute se non l’avessi avuto da piccolo. Non ascoltate i no-vax, influenzati da uno studio che accostava il morbillo all’autismo. Quello studio fu ritirato e smentito dalla stessa persona che l’ha fatto e che poi è stata radiata dall’ordine dei medici. L’Oms ha speso tantissimi soldi per dimostrare come sia del tutto innocuo per la nostra salute anche se alcuni portano avanti questo teatrino da sempre e che è aumentato in seguito alla pandemia da Coronavirus”, aggiunge lo specialista.
Giovanni Di Perri specifica che, fortunatamente, l’allarme in Italia non è così alto e sicuramente di minore impatto di quello di otto anni fa. Esattamente nel 2016 le vaccinazioni erano scese all’87% della copertura rispetto al minimo che dovrebbe essere del 95%. Una cosa che si capisce molto facilmente: “Il morbillo si presta a questo calcolo, perché sia l’infezione spontanea che la vaccinazione danno un’immunità protettiva permanente. Non è come il vaccino contro il Covid o l’influenza che garantiscono immunità relativa e che va rinforzata”.
Morbillo che ha anche un livello di contagio molto alto e che ci porta di fronte a un fatto anacronistico: “In Canada il calo della copertura vaccinale è finito sotto l’80% una cosa che porta alla rapida diffusione tra i bambini e a casi gravi tra gli adulti. La fascia di persone tra i 40 e i 45 anni che non hanno avuto il morbillo da piccoli, e non si sono vaccinati perché il vaccino non esisteva, fanno delle forme davvero gravi che possono portare alla già citata polmonite e anche a encefaliti. È anacronistico correre dei rischi del genere in occidente nel 2024″.
L’infettivologo Giovanni Di Perri non ha nessun dubbio: “La vaccinazione da morbillo è una delle conquiste che ha salvato più vite nella storia dell’umanità. È un peccato che sia entrata nel mirino dei no-vax. Non ci sono possibili ripercussioni e solo vantaggi. Bambini? Anche a loro la consiglio, il contagio non è una soluzione”.
Di Perri si riferisce ovviamente a quei casi in cui sono proprio i genitori a cercare l’immunità di gregge con i contagi e addirittura con dei party organizzati in questo senso. Ma se per gli adulti il morbillo è potenzialmente letale, è vero che per i bambini non presuppone rischi? “Parto col dire che il mio ricordo del morbillo da bambino è terrificante. Questo perché si possono avere febbre altissima, deliri e tante altre conseguenze. Anche i bambini sono a rischio encefalite e polmonite anche se molto meno degli adulti. In un paese moderno una cosa del genere va prevenuta se si può e non c’è dubbio che si debba fare col vaccino”, conclude lo specialista.