Philippe Wasila è tra i principali ricercati d’Europa: avrebbe truffato grossi investitori per oltre 5,4 milioni di euro. Allerta in Italia.
“Vado in barca a vela, porto a spasso i cani, cavalco i cavalli da polo, corro in auto, scala montagne, gioco a poker. E sono un romantico: spero ancora che Bambi sopravviva all’incendio”. È la descrizione che dà di sé sui social media Philippe Wasila.
Da aggiungere ci sarebbe che è anche uno dei principali ricercati dalle forze di polizia europee. Il suo profilo è stato pubblicato sul sito web Eu Most Wanted e le autorità italiane sono già in allerta. Wasila parlerebbe l’italiano in maniera fluente e potrebbe nascondersi anche nel nostro Paese. L’uomo è accusato dalle autorità del Lussemburgo di aver frodato investitori per circa 5,4 milioni di euro presentandosi come un imprenditore ed un avvocato di successo.
Philippe Stanislas Antoine Wasila ha 57 anni ed è nato in Francia. Nella dettagliata scheda fornita dall’Europol si legge che il ricercato parla inglese, francese, tedesco, greco ed italiano. I reati di cui deve rispondere sono falsificazione di atti amministrativi, traffico di atti amministrativi, riciclaggio, rapina e truffa. Per guadagnare la fiducia dei potenziali investitori, Wasila si presenta come un ricco imprenditore, direttore di un fondo e promette ricchi profitti.
Il progetto del drone
Il progetto su cui investire? Lo sviluppo di un drone. Philippe è finito nel mirino delle autorità del Lussemburgo poiché i fondi che è riuscito a farsi consegnare non sono mai serviti alla realizzazione della tecnologia. Piuttosto, il 57enne avrebbe creato una rete di società e conti bancari all’estero per appropriarsi dei soldi e, specifica l’Europol, “sostenere il suo stile di vita privato”.
“Con le false premesse – ha fatto sapere l’Europol – Philippe Wasila ha convinto diversi investitori ad affidargli dei fondi, assicurando loro che i soldi sarebbero stati investiti in un promettente progetto. Le indagini hanno rivelato che Wasila non è né un avvocato autorizzato né un gestore di investimenti registrato in Lussemburgo o in qualsiasi altra giurisdizione”.
Il 17 aprile i mandati di arresto
Il presunto fondo di investimento non è mai stato riconosciuto dall’autorità di regolamentazione finanziaria del Lussemburgo, la Commission de Surveillance du Secteur Financier. Wasila, insomma, non aveva le autorizzazioni necessarie per gestire o supervisionare un fondo di investimento. Il 17 aprile di quest’anno sono stati emessi un mandato d’arresto europeo e un mandato d’arresto internazionale nei suoi confronti.
La piattaforma Eu Most Wanted, gestita dalla Rete europea di squadre di ricerca attiva dei fuggitivi (Enfast) in collaborazione con Europol, dà notizia dei fuggitivi più ricercati in Europa. Il sito web, anche attraverso segnalazioni anonime, ha portato a molteplici arresti. Dal suo lancio nel gennaio 2016 sono stati arrestati 163 fuggitivi.