Con le feste di Natale torna il “dilemma” della scelta dei dolci della tradizione. Panettone o pandoro? Quali sono le differenze e le preferenze a tavola.
Con l’arrivo delle festività natalizie, le vetrine delle pasticcerie tornano a riempirsi di dolci della tradizione, mentre gli scaffali dei supermercati già da ottobre avevano iniziato ad esporre panettoni, pandori, torroni e confezioni di cioccolata.
Come ogni anno, insieme ai dolciumi delle feste, tornano anche le discussioni e perfino gli schieramenti su quale sia il migliore dolce di Natale tradizionale, se il panettone o il pandoro. Per essere precisi, si dovrebbe parlare al plurale di questi dolci, perché le loro varianti sono numerosissime. Accanto alle ricette classiche, troviamo infatti panettoni e pandori al cioccolato, al pistacchio, alla fragola, senza burro e perfino preparati con ingredienti esotici.
I puristi storcono il naso e in ogni caso scelgono le ricette tradizionali. Ma quali sono le vere differenze tra panettone e pandoro e quali scegliere tra i due?
Il panettone è nato a Milano nel Medioevo, intorno al 1400, ed era uno dei tre pani di frumento che venivano serviti in tavola a Natale, condivisi tra i commensali. Nacque quasi per caso, per l’errore di un pasticcere alla corte degli Sforza, che creò un impasto a base di farina, burro. uova, uvetta e canditi. La ricetta come la conosciamo oggi è stata perfezionata nell’800 dal pasticcere Giovanni Felice Luraschi, che aggiunse il lievito per rendere il dolce più soffice.
Il pandoro, invece, è un dolce più recente, creato dal pasticcere Domenico Melegatti a Verona nel 1884, che lo brevettò. Anche Melegatti, comunque, si sarebbe ispirato a un dolce più antico, risalente addirittura al 1200, anch’esso a forma di stella, il Nadalin che si consumava sulle tavole venete proprio a Natale. Mentre il nome pandoro verrebbe dal Pan de oro, un dolce veneziano del 1500 ricoperto con foglie d’oro.
Sia il panettone che il pandoro sono dolci molto sostanziosi, in quanto preparati con il burro. Non sono proprio l’ideale per chi sta a dieta ma in periodo di feste è consentita qualche eccezione. Il pandoro ha la caratteristica forma a stella, è liscio, con un impasto fragrante e dorato per l’elevato contenuto di burro e uova, e viene spolverato con zucchero a velo. Il panettone è tondo e più massiccio, con un impasto sempre dorato, farcito con uvetta e canditi. I canditi non piacciono a tutti e oggi si trovano panettoni che ne sono privi.
Entrambi gli impasti di panettone e pandoro richiedono molte ore di lievitazione. Preparali in casa da soli non è facile. Ecco perché molte famiglie li acquistano già pronti. I supermercati offrono grandi varietà di questi dolci natalizi, sia per ingredienti che per dimensioni. Se si vuole portare in tavola o regalare un panettone o pandoro di qualità, tuttavia, i migliori sono quelli artigianali.
Tante pasticcerie e forni artigianali propongono i loro panettoni e pandori di alta qualità, anche a prezzi accettabili. Chi vuole stupire tutti o farsi un regalo di lusso può acquistare quelli preparati dai pastry chef superstar come Ernst Knam o Iginio Massari.