Cibo scaduto trafugato da aziende per lo smaltimento rifiuti rivenduto a clienti ignari: l’inchiesta in corso di autorità italiane ed europee.
Si infiltrano nei depositi delle aziende di smaltimento rifiuti, dove si trovano prodotti scaduti. Cibo e bevande, come olio e vino. Li prelevano, poi comincia la lavorazione. Cambiano le etichette, falsificano il numero del lotto e, soprattutto, la data di scadenza. A quel punto tutto è pronto per essere rivenduto. Per la buona pace di consumatori e clienti ignari.
È un’indagine enorme quella su cui stanno lavorando le autorità italiane ed europee. Massimo riserbo per il momento su quanto sta emergendo, ma il sospetto e i dettagli già affiorati, frutto di tracce disseminate in diverse zone del Paese, farebbero emergere un quadro inquietante. Nel mirino delle forze dell’ordine ci sarebbero uno o più gruppi criminali capaci di coordinare attività e massimizzare i guadagni sulla pelle dei cittadini. Gruppi in grado di infiltrarsi anche nelle ditte rifiuti e poi di piazzare merce in realtà scaduta regolarmente in vendita.
Gli investigatori stanno ricostruendo l’intera filiera. Le indagini sono partite grazie ad un informatore che si è rivolto alle autorità. Rivelando l’esistenza di magazzini industriali, apparentemente inutilizzati da anni, dove i truffatori conserverebbero per poi rivendere grandi grandi quantità di prodotti alimentari scaduti e altri prossimi alla scadenza. Una cosiddetta gola profonda che avrebbe anche parlato di etichette modificate e di prodotti reintrodotti nei circuiti commerciali.
Un modus operandi di cui c’è già traccia nell’operazione Opson XIII condotta dall’Europol in collaborazione con i carabinieri, la gendarmeria francese e la polizia federale svizzera. Olio d’oliva e vini dop i prodotti maggiormente colpiti dal sistema. “I truffatori di cibo scaduto – hanno fatto sapere dall’Europol – infiltrandosi nelle aziende di smaltimento rifiuti, mettono le mani su masse di cibo scaduto che dovrebbero essere distrutte”.
Dopo aver cancellato e ristampato le date di scadenza, i criminali reintroducono i prodotti nella catena di distribuzione. Secondo quanto appreso da Notizie.com inoltre, le autorità per la sicurezza alimentare in Europa stanno eseguendo controlli a campione su tutta la linea. Lo scopo è prevenire questo tipo di attività criminale che può rappresentare un rischio per la salute e la sicurezza pubblica.
L’indagine verterebbe anche su un sistema di rivendita dei prodotti tra aziende che dovrebbero occuparsi di smaltimento dei rifiuti. Un caso di portata europea, anche perché l’olio ed il vino rappresentano alcuni dei prodotti italiani più richiesti all’estero. È in corso un giro di vite tra le aziende e un monitoraggio attento di dogane e frontiere. I consumatori devono necessariamente prestare la massima attenzione: etichette, tracciabilità, filiera controllata.