I percettori dell’Assegno di Inclusione devono rispettare determinati obblighi, previsti dalla normativa in vigore, tra cui presentarsi presso i Servizi Sociali.
Oggi, mercoledì 20 novembre, scade l’obbligo di presentarsi presso i Servizi Sociali per alcuni i percettori dell’Assegno di Inclusione, la misura entrata in vigore dal 1° gennaio per sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza.
Secondo la normativa vigente sul contributo, i soggetti che presentano la domanda per la prima volta all’Inps devono recarsi presso gli Uffici dei Servizi Sociali, entro 120 giorni dalla sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (Pad), l’accordo obbligatorio che i percettori dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl) devono firmare per poter accedere alla misura. La mancata presentazione presso i Servizi Sociali porta alla sospensione delle mensilità.
Stando alla normativa sull’Assegno di Inclusione, tutti i percettori devono firmare il Pad, l’accordo che permette di avviare i percorsi di inclusione sociale o lavorativa. Non esiste un termine per la sottoscrizione, ma quest’ultima è necessaria per avviare l’erogazione della misura.
Una volta avvenuta la sottoscrizione, i beneficiari avranno 120 giorni di tempo per presentarsi presso i Servizi Sociali che, dopo la convocazione, procederanno con la valutazione del nucleo familiare per l’inclusione sociale o lavorativa. L’altro obbligo è quello, per i soggetti che presentano le condizioni sociali e psico-fisiche adeguate, di sottoscrivere entro 60 giorni il Patto di servizio personalizzato (Psp) e ogni 90 giorni presso i Centri per l’Impiego. Esclusi da quest’obbligo le persone over 60, i disabili e le vittime di violenza di genere.
Una volta avvenuta la convocazione, gli operatori dei servizi sociali provvederanno a stilare una relazione e notificare l’avvenuto incontro sulla piattaforma GEPI. Questo passaggio, che deve avvenire entro il 20 di ogni mese, in questo caso oggi, 20 novembre, diventa cruciale per l’erogazione della misura da parte dell’Inps. Chi non adempie agli obblighi appena descritti, difatti, rischia la sospensione dell’Assegno di Inclusione. Nel caso in cui, sia già scattato il provvedimento proprio la registrazione dell’incontro sulla piattaforma, che spetterà sempre agli operatori e non ai beneficiari della misura, sarà necessaria per sbloccare i successivi pagamenti.
Per tutte le informazioni e consultare le scadenze per quanto riguarda gli obblighi, è sempre possibile consultare la Piattaforma Siisl (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) e le varie notifiche. L’accesso all’area riservata può essere effettuato tramite Spid o Cie.