Amministratore condominio: cose vietate che non può fare per legge

Vi sono dei comportamenti e delle azioni che un amministratore di condominio non può mai mettere in atto: quali sono e cosa rischia in caso di violazione.

L’amministratore di condominio ricopre un ruolo un fondamentale per lo stabile che è chiamato a gestire. Ricordiamo che non sempre è necessario affidarsi ad una figura esterna: secondo le normative vigenti, l’amministratore esterno deve essere nominato solo se nel condominio vi sono più di otto condomini, intesi come titolari di singole unità abitative.

Amministratore condominio
Amministratore condominio: cose vietate che non può fare per legge (Notizie.com)

In caso contrario, la gestione dell’edificio può essere affidata anche ad uno dei residenti stessi. Quando viene nominato un amministratore i suoi compiti sono diversi e non riguardano solo la parte della gestione finanziaria. È necessario sapere, però, che vi sono delle limitazioni, ossia attività o azioni assolutamente vietate per questa figura.

Amministratore di condominio, gli obblighi che deve rispettare e cosa rischia in caso di violazione

Quando si decide di andare a vivere in un condominio, è bene sapere che bisognerà confrontarsi anche con l’amministratore di condominio, nominato dall’assemblea per gestire lo stabile. La figura svolge diverse attività ed il suo compenso può variare in base a diversi fattori.

Condominio
Amministratore di condominio, gli obblighi che deve rispettare e cosa rischia in caso di violazione (Notizie.com)

Tra le attività principali dell’amministratore rientrano la gestione delle spese e far rispettare il regolamento deliberato in assembra, ma ci sono anche comportamenti o attività che deve evitare assolutamente. La prima limitazione riguarda proprio l’assemblea: l’amministratore non può prendere decisioni in completa autonomia senza l’autorizzazione di quest’ultima, anche per quanto riguarda il regolamento, ad eccezione di casi di urgenza, come ad esempio evitare gravi danni all’edificio o segnalare la presenza di amianto al suo interno.

Un altro comportamento che viola le normative è quello di trattenere fondi per scopi personali o diversi da quanto stabilito in assemblea. Inoltre, non può omettere di convocare l’assemblea almeno una volta l’anno o se richiesta da almeno due condomini che rappresentino un sesto del valore millesimale del condominio. L’amministratore, inoltre, non può negare l’accesso ai documenti relativi all’edificio ai vari condomini o non fornirne copia. Infine, tra le varie limitazioni dell’amministratore rientra anche quello di non poter favorire un singolo o alcuni residenti a discapito degli altri e di non poter diffondere informazioni personali dei vari condomini violando le normative sulla privacy.

Se si verificano dei casi simili, l’amministratore che ha violato tali obblighi può essere revocato dall’assemblea, indipendentemente se il mandato è ancora in corso e, nei casi più gravi, rischiare sanzioni amministrative o una denuncia penale.

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