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Economia

Novità partite Iva 2025, cambiano acconti e rate: come si pagheranno le tasse

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Marco Sparta

Sono diverse le novità che potrebbero essere introdotte per i titolari di partita Iva durante il prossimo anno: quali sono e cosa cambierà nel 2025.

Si avvicina sempre di più la conclusione dell’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2025 su cui il Governo italiano sta lavorando, ormai da mesi, in vista della definitiva approvazione, prevista entro il prossimo 31 dicembre.

Novità partite Iva 2025, cambiano acconti e rate: come si pagheranno le tasse (Notizie.com)

Non si hanno, dunque, ancora molte conferme su quanto verrà inserito all’interno del testo della Manovra che poi sarà convertito in legge entrando in vigore dal 1° gennaio del prossimo anno. Non si escludono novità per i titolari di partita Iva su cui starebbe riflettendo l’esecutivo. Sono diverse, difatti, quelle che potrebbero arrivare a gennaio. Vediamo, nel prossimo paragrafo, quali potranno essere.

Partita Iva, le novità previste per il prossimo anno: cosa accadrà

Prosegue senza sosta il lavoro del Governo sul testo della nuova Legge di Bilancio che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno con le nuove misure che entreranno poi in vigore già a partire dal 1° gennaio 2025.

Partita Iva, le novità previste per il prossimo anno: cosa accadrà (Notizie.com)

Il primo punto, di cui già si discute da diverso tempo riguarda la possibilità di alzare nuovamente la soglia per l’accesso al regime forfettario, allargando di fatto la platea degli aventi diritto. Questo regime fiscale consente di avere una tassazione agevolata al 15% sui ricavi o compensi, aliquota che scende al 5% ma per i primi cinque anni di attività. Al momento per accedere alla partita Iva forfettaria è necessario non superare la soglia degli 85mila euro dei ricavi, il Governo starebbe valutando di portare tale soglia a 100mila euro.

Un’altra novità riguarda, invece, la rateizzazione del secondo acconto e l’estensione delle stesse norme ai contributi previdenziali. Sembra, difatti, che l’esecutivo stia pensando di permettere ai professionisti di poter suddividere il secondo acconto in cinque rate mensili dello stesso importo con scadenza fissata al 16 di ogni mese da gennaio a maggio. Attualmente, difatti, tale pagamento deve essere versato entro il 30 novembre in un’unica soluzione.

Questo meccanismo, come anticipato, potrebbe essere esteso agli acconti fiscali per i titolari di partita iva iscritti alle varie casse previdenziali o alla gestione separata Inps. I pagamenti, dunque, verrebbero spalmati in cinque rate, sempre con scadenza mensile, permettendo ai professionisti di poter affrontare tali spese in più soluzioni. Non si esclude, però, la possibilità che la rateizzazione possa prevedere degli interessi che comunque saranno contenuti. In caso di mancato rispetto delle scadenze mensili, potrebbe essere revocata la rateizzazione.

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Marco Sparta