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Esteri

Putin dichiara che il conflitto con l’Ucraina “è globale”: ma come stanno davvero le cose?

Published by
Giovanna Sorrentino

Russia-Ucraina, Vladimir Putin alza i toni e dichiara che la guerra è ormai mondiale. Ma quali sono le sue reali intenzioni?

In un discorso che non era previsto, il capo del Cremlino ha reso noto che la Russia ha utilizzato un missile balistico ipersonico, in risposta al via libera dell’Occidente a Kiev, di utilizzare le proprie armi sul territorio russo.

Putin dichiara che il conflitto con l’Ucraina “è globale”: ma come stanno davvero le cose? (Ansa Foto) – notizie.com

Il conflitto non è più regionale, ma mondiale”, ha tuonato il Putin, scatenando la preoccupazione dell’opinione pubblica occidentale, e il timore che lo scenario peggiore possa configurarsi. Ma come stanno davvero le cose? “Posso darle un titolo sensazionalistico? È questo: non è successo niente di nuovo“. Contattato da Notizie.com, l’esperto dell’Ispi Claudio Bertolotti ha dichiarato che “la minaccia di Putin è sopravvalutata”. 

Gridare all’utilizzo delle armi atomiche e al conflitto mondiale non cambia niente. Già altre volte, da quando è cominciata la guerra in Ucraina, Putin ha fatto le stesse dichiarazioni: “È rimasto coerente con quanto detto negli ultimi (quasi) tre anni. Si muove sul piano comunicativo in parallelo a quanto accade sul campo di battaglia e alza sempre di più l’asticella”. con lo scopo di “spaventare” l’opinione pubblica occidentale.

L’unica ragione quindi è la propaganda esterna e interna. Allo stesso tempo infatti, il capo del Cremlino vuole far capire ai cittadini, ai soldati e alle loro famiglie, che la Russia sta avendo la meglio nel conflitto.

Ucraina, la verità sul nuovo missile balistico Oreshnik: “Uno spreco di soldi”

Putin per coerenza non può tornare indietro. Il suo discorso non sorprende e non ha detto nulla di nuovo”, ha aggiunto Bertolotti. Nelle ultime ore Putin ha confermato l’attacco all’Ucraina con Oreshnik, un nuovo missile balistico ipersonico senza carica nucleare. Si tratta di un’arma a medio raggio, lanciata contro una struttura del complesso militare-industriale ucraino a Dnipro. Questo cosa cambia nell’andamento della guerra in Ucraina?

Da un punto di vista militare, l’impatto è quasi a zero. Si tratta di un missile molto costoso rispetto a quelli utilizzati finora. In più, prevede un uso a media distanza e testata convenzionale. Uno spreco di soldi“, commenta ancora l’esperto. “I motivi possono due. Il primo: Putin ha dovuto alzare l’asticella e utilizzare un nuovo equipaggiamento per spaventare l’opinione pubblica. Oppure, seconda ragione: stanno scarseggiando le armi balistiche convenzionali”. 

Il discorso di Putin potrebbe anche avere un terzo motivo: in vista dell’insediamento di Donald Trump, punterebbe ad alzare i toni per ottenere un maggiore potere negoziale in vista delle trattative annunciate dal neo presidente Usa.

Ucraina, la verità sul nuovo missile balistico Oreshnik (Ansa Foto) – notizie.com

In realtà non sono convinto che l’arrivo di Trump sia uno svantaggio per l’Ucraina. Al contrario, Trump ha già dimostrato negli accordi con i talebani nel 2020 di essere un abile negoziatore. Credo che il neo presidente Usa possa portare a una effettiva soluzione negoziale, che non sarà svantaggiosa per l’Ucraina”, aggiunge Bertolotti.

La nuova dottrina nucleare della Russia

Nelle ultime settime Mosca ha adottato una nuova dottrina nucleare che autorizza una rappresaglia atomica in caso di attacchi dal territorio ucraino. Il decreto è stato firmato nel giorno in cui l’Ucraina ha utilizzato per la prima volta i missili a lungo raggio americani Atacms per colpire il territorio russo.

La firma di questo decreto che modifica la dottrina sull’impiego delle armi nucleari, non è un processo d’urgenza. E non è associato all’elezione di Trump, né all’uso delle armi occidentali su territorio russo. Si è trattato della fine di un processo in essere già da molto tempo, e definisce la nuova dottrina strategica russa. Putin l’ha venduta bene mediaticamente, nel momento in cui l’Occidente ha autorizzato l’impiego delle armi nel territorio russo, ma si tratta solo della fine di un processo”. 

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Giovanna Sorrentino