Si torna in aula per le ultime battute del processo per la morte di Giulia Cecchettin: alla sbarra l’assassino reo confesso Filippo Turetta.
Si terrà domani 25 novembre, nelle aule del Tribunale di Venezia, la requisitoria dell’accusa nel processo a Filippo Turetta, il giovane accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin. La requisitoria davanti alla Corte d’Assise è stata calendarizzata proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Si tratta delle ultime battute del processo di primo grado: la sentenza è prevista il 3 dicembre prossimo. Circa un mese fa, il 25 ottobre, Turetta, accusato di omicidio volontario dell’ex fidanzata, è comparso per la prima volta in aula per rispondere alle domande del pm Andrea Petroni e degli avvocati. Il ragazzo ha ammesso la premeditazione. “Ho pensato di rapirla, anche di toglierle la vita, ero confuso, io volevo stare ancora insieme a lei”, ha detto Filippo Turetta in aula.
“Ero arrabbiato, era un bruttissimo periodo, volevo tornare con lei e per quello ho ipotizzato questo piano per quella sera. – ha continuato il killer reo confesso – Avevo scritto la lista delle cose da fare. Avevo fatto ricerche su scotch resistente e manette professionali, pensando di utilizzarli per immobilizzare Giulia dopo averla rapita. Poi ho comprato online lo scotch e una cartina stradale”.
Quel giorno in Tribunale era presente anche Gino Cecchettin, il papà di Giulia che pochi giorni fa ha presentato la Fondazione nel nome della figlia per portare avanti la battaglia contro la violenza sulle donne. L’11 novembre scorso, invece, si sono tenute in diverse città d’Italia commemorazioni in ricordo di Giulia, ad un anno dalla scomparsa. Era l’11 novembre 2023, infatti, quando la giovane è scomparsa con l’ex fidanzato Filippo Turetta, conosciuto all’università, dove entrambi studiavano ingegneria.
Stando alle ricostruzioni i due hanno trascorso un pomeriggio al centro commerciale a Marghera perché la 22enne voleva acquistare un paio di scarpe per il giorno della laurea. Dopo la cena, Giulia ha scambiato qualche messaggio con la sorella Elena, poi di lei si sono perse le tracce. Il giorno dopo il padre ne ha denunciato la scomparsa, ma nessun familiare ha mai creduto ad un allontanamento volontario.
Giulia è stata trovata morta dopo una settimana, sabato 18 novembre 2023. Era nascosta da sacchi neri. Accanto al suo cadavere c’erano uno zaino ed un libro per bambini. Filippo Turetta è stato arrestato poche ore dopo il ritrovamento del corpo di Giulia. Era a bordo della sua auto in divieto di sosta, dopo aver attraversato il Veneto e il Trentino, passando per l’Austria e fino alla Germania. Ha confessato il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa con 75 coltellate, nel corso del primo interrogatorio.