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Cronaca

Processo lampo e perdita della responsabilità genitoriale per l’ex violento: il caso che farà giurisprudenza dalla provincia di Napoli

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Francesco Ferrigno

Nazioni Unite, polizia di stato e Istat hanno diffuso diversi dati in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Processo lampo e perdita della responsabilità genitoriale. È un caso “esemplare” quello proveniente dalla provincia di Napoli, da Boscoreale, documentato in queste ore in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Processo lampo e perdita della responsabilità genitoriale per l’ex violento: il caso che farà giurisprudenza dalla provincia di Napoli (ANSA FOTO) – Notizie.com

Ne abbiamo parlato con l’avvocata Silvia Palomba, che collabora con l’associazione La Fenice Vulcanica. Protagonista della vicenda una 45enne incinta che si è decisa a denunciare il compagno dopo l’ennesimo episodio di violenza e maltrattamenti anche davanti ai figli avvenuto alla fine di febbraio 2024. L’iter è quindi partito. I carabinieri hanno eseguito la misura cautelare contro l’uomo, un 40enne, l’8 marzo scorso.

Nel frattempo la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha chiesto il rinvio a giudizio per maltrattamenti. A giugno è cominciato il processo in primo grado. Il 4 ottobre, in soli 3 mesi, i giudici hanno emesso la sentenza. 5 anni di reclusione e interdizione legale per lo stesso periodo di tempo per la responsabilità genitoriale. L’uomo è attualmente ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

I primi minuti sono fondamentali, non mi stancherò mai di ripeterlo. – ha spiegato l’avvocata Palomba in esclusiva per Notizie.comGli strumenti ci sono tutti: è importante essere seguiti sin dal primo momento e farsi assistere. Ringrazio la Procura, velocissima nell’avviare l’iter processuale. Per arginare il fenomeno è altrettanto necessario il coordinamento tra tutti gli operatori del diritto ed insistere sull’aspetto culturale“.

Secondo i dati nelle Nazioni Unite nel 2023 una donna è stata uccisa nel mondo ogni 10 minuti. La Direzione centrale della polizia criminale ha fatto sapere che sono aumentati gli omicidi commessi da partner o ex partner sono incrementati del 5%. L’incidenza delle vittime donne è salita al 91%. Le statistiche Istat hanno indicato che sempre di più i figli assistono alle violenze, addirittura nel 77,6% dei casi.

Guterres: “Epidemia di violenza che fa vergognare l’umanità”

L’epidemia di violenza contro le donne e le ragazze fa vergognare l’umanità. – ha dichiarato il segretario generale dell’Onu António GuterresIl mondo deve rispondere a questo appello. Abbiamo bisogno di un’azione urgente per la giustizia e la responsabilità, e di sostegno per l’advocacy”.

Come già accennato, i dipartimenti delle Nazioni Unite Un Women e l’Ufficio contro la donna ed il crimine hanno stilato un rapporto che rivela che nel 2023 140 donne e ragazze sono morte ogni giorno per mano del loro partner o di un parente stretto, il che significa una donna uccisa ogni 10 minuti. Secondo il rapporto, l’Africa ha registrato i tassi più alti di femminicidi legati al partner e alla famiglia, con 21.700 donne uccise nel 2023, seguita dalle Americhe e dall’Oceania.

Per quanto riguarda il nostro Paese, invece, un quadro preciso è stato tracciato dalla Direzione centrale della polizia criminale. Tra i numeri più significativi quelli riguardanti i maltrattamenti contro familiari e conviventi. Nei primi 6 mesi del 2024 c’è stato un incremento rispetto allo stesso arco temporale dell’anno precedente, passando da 11.808 casi registrati nel primo semestre 2023 a 13.541 episodi (+15%).

Grassi: “Diffondere la cultura del rispetto”

Nonostante l’attenzione rivolta al fenomeno e gli interventi di contrasto messi in atto, – ha detto Raffaele Grassi, direttore centrale della polizia criminale – la violenza di genere resta una problematica di civiltà che richiede uno sforzo collettivo di crescita innanzitutto culturale e sociale. Solo diffondendo la cultura del rispetto, soprattutto tra giovani e giovanissimi, attraverso l’educazione all’eguaglianza e al rifiuto di ogni forma di sopraffazione, possiamo confidare di sradicare le cause strutturali del fenomeno“.

Grassi: “Diffondere la cultura del rispetto” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Per quanto riguarda i dati Istat, infine, tra i numeri incoraggianti c’è l’aumento dei Centri Antiviolenza in Italia. Parliamo di un +4,9% rispetto al 2022, + 43,8% rispetto al 2017, soprattutto nel centro Italia (+102,4%). Cresce anche la prossimità dei Centri Antiviolenza alle vittime. Aumenta, infatti, a livello nazionale il numero dei Cav che ha degli sportelli presenti sul territorio. Dal 44,3% nel 2017 al 53,7% nel 2023. L’aumento non è però omogeneo sul territorio. Nel centro Italia si assiste ad una diminuzione dei Cav con sportelli, imputabile anche al fatto che aumentano di molto i Cav con competenza territoriale comunale (dal 5% nel 2017 al 16,5% nel 2023).

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Francesco Ferrigno