Movimento 5 Stelle, si vota di nuovo dal 5 all’8 dicembre dopo la richiesta di Beppe Grillo. “Avanti senza paura”.
Il voto si ripete. Indipendentemente da “qualsiasi valutazione sulla legittimità e sulla opportunità di tale richiesta”, Giuseppe Conte ha deciso di convocare nuovamente l’assemblea degli iscritti, come voluto dal garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo.
Avrebbe potuto fare altre scelte Giuseppe Conte. Ad esempio quella di non ripetere il voto e magari intraprendere una battaglia legale con il fondatore del Movimento 5 Stelle. Ma ha deciso di passare di nuovo la parola agli iscritti. Sul sito del Movimento 5 Stelle c’è la data ufficiale: dal 5 all’8 dicembre si deciderà di nuovo sui quesiti riguardanti le modifiche dello statuto che si riferiscono al ruolo del garante, al comitato di garanzia, alle prerogative del presidente e del collegio dei proibiviri.
Il voto sarà online. E la risposta stavolta sarà definitiva: il Movimento 5 Stelle si avvierà verso il new deal di Giuseppe Conte, oppure tornerà quello delle origini con Beppe Grillo. La tensione è ancora altra e l’ex premier fa appello al motto storico dei grillini: uno vale uno. Nei giorni scorsi, su un totale di 89mila aventi diritto, a seconda dei quesiti hanno votato tra i 45mila e i 54mila iscritti.
“Abbiamo una comunità matura e unita, desiderosa di partecipare e contare”, ha dichiarato l’ex premier del governo giallo-verde, commentando la richiesta formale di Beppe Grillo di ripetere il voto, appellandosi proprio al ruolo di garante, figura che gli stessi iscritti del Movimento 5 Stelle hanno messo in discussione poche ore prima.
Fede (M5S) a Notizie.com: “Non è stato Conte a proporre i quesiti, ma gli iscritti”
“Andiamo avanti senza paura”. Queste le parole di Giorgio Fede, deputato del Movimento 5 Stelle, contattato ai microfoni di Notizie.com. Nei giorni scorsi a Roma anche lui ha partecipato a Nova ed ha votato per il nuovo corso del partito.
“In un momento in cui in Italia la partecipazione al voto scende sotto il 50%, arriva la risposta della nostra base, testimoniata dalla lunga fila all’ingresso dell’evento. La seconda partecipazione più alta dopo quella dell’ingresso al governo Conte II”, dichiara Fede.
Secondo il suo ragionamento, Grillo non sta “lottando” soltanto contro Conte, ma contro tutto il Movimento che proprio lui ha fondato: “I quesiti del voto non sono stati proposti da Conte. Dopo le elezioni europee ha rimesso in discussione il M5S e ha deciso di rifocalizzarlo con un’assemblea costituente. I quesiti sottoposti sono nati dalla raccolta delle proposte degli stessi iscritti. Conte stesso si è messo in discussione di fronte alla comunità, anche rischiando un voto contrario alla sua linea. La comunità ha partecipato in massa e Grillo nonostante ciò ha preteso di invocare le sue facoltà di garante previste dallo statuto ancora vigente, e di chiedere la ripetizione del voto. Non è stato un bel segnale, ma ne prendiamo atto”.
La scissione tra Conte e Grillo riguarda anche ex big del partito, alcuni dei quali si sono aspramente schierati con il garante. “Hanno chiesto di non votare per non raggiungere il quorum. Io lo trovo ignobile in un contesto che ha fatto della partecipazione e dell’uno vale uno, la sua forza”, continua Fede. “Non c’è stata unanimità, è ovvio, siamo una forza democratica. Ognuno ha espresso la sua opinione e la maggioranza va rispettata. Ciononostante arriva un segnale contrario”.
Il nodo del simbolo del Movimento 5 Stelle
Resta il dubbio della partecipazione: sarà la stessa dei giorni scorsi? “Ne sono convinto. Ci sarà un’alta partecipazione”. Altro dubbio riguarda il simbolo del Movimento 5 Stelle: “Il simbolo non è di Grillo e nemmeno di Conte”, ha dichiarato l’ex premier del governo giallo-verde. “Grillo è obbligato anche contrattualmente a non contestarlo. Non può rivendicarlo perché non gli appartiene”.
Fede ribadisce che il logo è “di proprietà dell’associazione che è stata ricostruita recentemente. Affronteremo un eventuale ricorso con sicurezza”.