Per Amadeus non è proprio un buon periodo: prima la sospensione di Chissà chi è, quindi gli attacchi personali di due artisti scartati dai suoi Sanremo.
Il panorama televisivo e musicale italiano sta vivendo un momento particolarmente intenso, caratterizzato da polemiche e cambiamenti repentini. Tra le figure più discusse del momento troviamo Amadeus, noto conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, che sembra attraversare una fase complicata della sua carriera.
Recentemente, il programma di Amadeus trasmesso su Nove (‘Chissà chi è’, la versione rivisitata di ‘I soliti ignoti’) è stato sospeso, evento che ha sollevato non poche discussioni nel mondo dello spettacolo anche perché il suo addio alla Rai sembrava destinato a spostare gli equilibri degli ascolti a favore del canale della Warner. Ma così non è andata e la chiusura del programma segna un punto di svolta (in negativo) per il conduttore, che fino a poco tempo fa sembrava godere di un’ampia popolarità e stima nel settore.
A complicare ulteriormente la situazione ci si mettono le dichiarazioni di Morgan, artista poliedrico e figura controversa della musica italiana. Morgan ha lanciato alcune frecciatine ad Amadeus riguardo al trattamento ricevuto dopo l’affaire Bugo durante l’edizione del Festival di Sanremo 2020. Queste osservazioni hanno contribuito a creare un clima ancora più teso attorno alla figura dell’attuale direttore artistico della kermesse canora.
Amadeus, ci mancava la durissima opinione dell’ex patron di Sanremo
Ad aggiungere benzina sul fuoco ci pensa anche Adriano Aragozzini, ex patron del Festival tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. Aragozzini non risparmia critiche verso Amadeus, definendolo “inesistente” come direttore artistico. Secondo Aragozzini, nelle ultime edizioni del Festival il direttore artistico ha scartato proposte musicali valide in favore di scelte meno convincenti (anche Morgan, in tal senso, ha mostrato tutto il suo disappunto).
Queste le parole di Aragozzini circa le due canzoni scartate: “Nelle ultime edizioni aveva scartato due pezzi fortissimi che gli avevo proposto. Uno era di Maurizio Fabrizio, interpretato dal tenore napoletano Giuseppe Gambi, che Amadeus aveva lodato in un altro programma; un altro era un brano scritto da Luis Bacalov, Premio Oscar per la colonna sonora del film “Il postino”. Brano che ora sarà cantato da Celine Dion”.
Nell’intervista rilasciata da Aragozzini emergono anche paragoni con altre personalità dello spettacolo italiano. Stefano de Martino viene elogiato per la sua bravura nella conduzione dei programmi televisivi; Alessandro Cattelan viene considerato talentuoso ma non al livello dei grandi maestri come Pippo Baudo; Mara Venier viene descritta come un’istituzione televisiva grazie alla sua lunga carriera ricca di successi.
Queste vicende mostrano quanto il mondo dello spettacolo italiano sia in costante evoluzione e soggetto a dinamiche complesse. Le figure storiche si confrontano con i nuovi arrivati in uno scenario mediatico sempre più frammentato e competitivo. In questo contesto, anche personaggi consolidati come Amadeus possono trovarsi ad affrontare momenti difficili, messi sotto pressione dalle aspettative elevate e dalle critiche pungenti provenienti da più fronti.