Sono già diverse le questioni aperte sul tavolo di Donald Trump, pronto ormai a sedere nello studio ovale: i casi di Facebook e Messico.
“Mark vuole supportare il rinnovamento nazionale degli Usa sotto la guida di Donald”. È scoppiata improvvisamente la pace tra il presidente eletto Trump ed il Ceo di Meta (Facebook) Zuckerberg.
I due hanno cenato alla residenza di Mar-a-Lago, in Florida, di proprietà del tycoon, dopo un invito a cena inviato proprio dal nuovo capo della Casa Bianca. “Mark è grato per l’invito a unirsi a cena con il presidente Trump. E l’opportunità di incontrare i componenti della sua squadra e parlare dell’amministrazione“, ha detto Stephen Miller, portavoce di Zuckerberg. Bisogna ricordare che il tycoon era stato bandito da Facebook dopo l’attacco del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill. L’account di Donald Trump è stato ripristinato solo all’inizio del 2023.
Zuckerberg, in accordo con gli altri leader di Meta, sarebbe intenzionato a supportare quindi Trump. Cambiando di fatto la percezione dell’azienda sul partito repubblicano dopo una relazione difficile con Trump. Durante la campagna del 2024, Zuckerberg non ha sostenuto nessun candidato alla presidenza ma ha definito “tosto” The Donald subito dopo il primo attentato subìto il 13 luglio scorso a Butler, in Pennsylvania, durante un comizio elettorale.
Inoltre Zuckerberg si è lamentato del fatto che alti funzionari dell’attuale amministrazione di Joe Biden abbiano fatto pressione su Facebook. L’obiettivo era censurare alcuni contenuti riguardanti il Covid-19 durante la pandemia. Negli ultimi mesi, però, Trump ha continuato ad attaccare Zuckerberg pubblicamente. Sempre a luglio, ha pubblicato un messaggio sul suo social Truth minacciando di mandare in prigione i “truffatori elettorali”: “Zuckerbucks, state attenti!”.
Se le indiscrezioni riguardanti il riavvicinamento tra i due fossero confermate, Zuckerberg sarebbe il secondo magnate dei social ad appoggiare Trump. Già Elon Musk, patron di X oltre che di Tesla, ha supportato il tycoon nel corso della campagna elettorale, incassando peraltro la nomina di nuovo capo dell’efficienza governativa nel nuovo governo di Washington. Musk, proprietario dell’ex Twitter, è comunque concorrente di Meta, che a sua volta gestisce le piattaforme social Facebook ed Instagram.
Nelle ultime ore Trump ha avuto un colloquio telefonico con la presidente del Messico Claudia Sheinbaum per cercare un’intesa in materia di immigrazione e di lotta al traffico di fentanyl, droga che sta causando una vera e propria epidemia negli Usa. Lunedì scorso Trump ha fatto sapere che, qualora non venissero attuati immediati provvedimenti, una volta alla Casa Bianca imporrà dei dazi del 25% sulle importazioni messicane e canadesi e del 10% sulle merci provenienti dalla Cina.
Trump ha affermato sul suo social Truth che la leader messicana ha accettato di fermare l’immigrazione, chiudendo di fatto il confine meridionale degli Stati Uniti. “Il Messico impedirà alle persone di recarsi al nostro confine meridionale, con effetto immediato”, ha spiegato il tycoon. La versione di Sheinbaum sarebbe però differente: “Migranti e carovane vengono assistiti prima che arrivino alla frontiera. Ribadiamo che la posizione del Messico non è chiudere le frontiere ma costruire ponti tra governi e tra popoli”.