Molti si chiedono se esistano delle particolari esenzioni o riduzioni sulla Tari per le famiglie che possiedono più appartamenti.
Con la Legge di Stabilità del 2014 è stata introdotta la Tari, la tassa sui rifiuti che sostituito le precedenti imposte come Tares, Tia e Tarsu. Questa tassa è gestita dalle amministrazioni locali e serve a coprire i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilabili.
La Tari deve essere versata da chi è proprietario o detiene, a qualsiasi titolo, immobili, locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti. Essendo gestita dai vari comuni italiani e non a livello nazionale, molti si chiedono quali siano le esenzioni o gli sconti previsti, magari per delle famiglie che possiedono più appartamenti. In realtà, esistono sia delle riduzioni valide su tutto il territorio sia a livello locale.
Tari, quali sono le esenzioni e le riduzioni previste: tutti i casi
In queste settimane, alcuni cittadini stanno provvedendo al pagamento della Tari che i comuni, soprattutto i residenti nei Comuni italiani che hanno stabilito la possibilità di poter versare la tassa in questione in più soluzioni.
L’imposta, difatti, è gestita, come già anticipato dalle amministrazioni locali che, oltre alle modalità di pagamento, possono disporre eventuali sconti o esenzioni. In merito, molti cittadini si chiedono se, essendo proprietari di più immobili si chiedono sia possibile ottenere eventuali riduzioni o l’esenzione dal pagamento. In prima battuta è necessario sapere che l’esenzione è prevista solo per: le aree non suscettibili a produrre rifiuti, come ad esempio le aree pertinenziali o quelle comuni in un condominio; le abitazioni completamente vuote e senza allacci alle varie utenze; per gli immobili dichiarati inagibili e per quelli in fase di ristrutturazione o restauro. In questi ultimi due casi la tassa non è dovuta per tutto il periodo in cui sono in corso i lavori.
Per quanto riguarda, invece, gli sconti, sempre a livello nazionale, sono garantite: riduzioni della quota variabile della tassa in misura proporzionale alle quantità di rifiuti speciali assimilati a quelli urbani avviati al riciclo, come disposto dai regolamenti comunali; uno sconto sino al 20% quando il servizio di raccolta dei rifiuti non viene correttamente svolto ed, infine, una riduzione sino al 60% per i proprietari di abitazioni che si trovano in aree dove la raccolta non viene effettuata.
A queste si possono aggiungere particolari provvedimenti che possono essere disposti dai singoli Comuni e rivolti a determinate categorie di cittadini che rispettano specifici requisiti anagrafici o di reddito o per le persone disabili. Per chi possiede più immobili, dunque, non esistono sconti ed esenzioni particolari. In questi casi, però, bisogna, sapere che, se uno degli appartamenti è concesso in locazione per oltre sei mesi, la Tari è a carico del conduttore e non del proprietario.