Nella serata di ieri è giunta notizia che un tecnico dell’impianto di Casaccia, non lontano da Roma, è risultato contaminato da plutonio.
Il Centro ricerche di Casaccia, non lontano da Roma, è salito alla ribalta delle cronache in queste ore a causa del fatto che un lavoratore è risultato contaminato da plutonio e da americio. Sulla vicenda sono in corso approfondimenti da parte di Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare per valutare eventuali dalle nella sicurezza.
Il Centro rappresenta il più grande complesso di laboratori ed impianti di Enea, fino al 1987 Ente di ricerca sul nucleare oggi riconvertito in Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Su Enea vigila il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase). Il nome del Centro, Casaccia, deriva da quello della fattoria attorno alla quale sorsero, nel 1959, i primi laboratori.
La struttura si trova sulla via Anguillarese, circa 25 km a nord-ovest di Roma, presso il lago di Bracciano. Al suo interno lavorano circa 1000 dipendenti, impegnati in particolare su efficienza energetica, fonti rinnovabili, ambiente e clima. Il Centro di Casaccia ospita anche le società Nucleco e Sogin. La prima si occupa della raccolta, del trattamento e del deposito provvisorio di rifiuti radioattivi a media e bassa intensità. La seconda è responsabile della gestione e della messa in sicurezza degli impianti legati al ciclo del combustibile nucleare.
Chiudere il ciclo di produzione di energia da fonte nucleare
Le due società sono legate tra di esse, così come Enea. Nucleco è una spa che fa parte del gruppo Sogin dal 2004. Nel dettaglio, è partecipata da Sogin al 60% e da Enea al 40%. A sua volta Sogin (il cui acronimo sta per Società Gestione Impianti Nucleari) è una spa interamente dello Stato italiano: le sue azioni sono detenute dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Costituita nel 1999, ha il compito di smantellare i siti nucleari e di gestire i rifiuti radioattivi.
Più in generale, Sogin ha l’obiettivo dichiarato di chiudere il ciclo di produzione di energia da fonte nucleare. Nucleco e Sogin sono al lavoro nel Centro di Casaccia presso l’impianto Operazioni Celle Calde (Opec). Si tratta di una struttura formata da due sistemi, Opec1 e Opec2, un tempo dedicati alle attività di ricerca sugli elementi di combustibile nucleare. Presso un altro impianto, denominato Plutonio, Ipu in codice, si svolgevano invece studi sulle tecnologie di produzione del combustibile nucleare a ossidi misti di uranio e plutonio.
La struttura Scatole e Guanti
Oltre a Casaccia, Nucleco opera anche nei siti nucleari di Caorso, Garigliano, Trino, Latina, Saluggia, Rotondella e Bosco Marengo. Nello specifico, a Casaccia Nucleco deve decontaminare e bonificare Opec1 e smantellare la struttura Scatole e Guanti (Sag) di Ipu, Per quanto riguarda Opec1, qui sono presenti serbatoi interrati di raccolta rifiuti liquidi (Waste A&B). Sag, invece, costituisce i locali che ospitano le principali utilizzate durante l’esercizio dell’impianto per attività di ricerca finalizzata alla fabbricazione di elementi di combustibile nucleare.
I pozzetti cilindrici di Opec1 sono già dismessi, come confermano le attività di ispezione e di indagine radiologica effettuate, ed il sistema di raccolta liquidi è già stato smantellato. 4 anni fa Nucleco ha cominciato la progettazione esecutiva per lo smantellamento e la bonifica dei locali che contenevano i serbatoi di raccolta Waste A&B.