Cosa sta accadendo in Siria, dove i ribelli vogliono rovesciare il governo. Le implicazioni per Russia ed Israele

Nuovo fronte di alta tensione in Medio Oriente: gruppi ribelli hanno conquistato Aleppo, in Siria, nel tentativo di prendere il controllo del Paese.

Non è facile comprendere né descrivere ciò che sta accadendo in Siria in queste ore. Da una parte c’è il governo di Bashar al Assad, dall’altra le forze ribelli che in pochissime ore hanno conquistato la seconda città del Paese, Aleppo.

Fuga da Aleppo
Cosa sta accadendo in Siria, dove i ribelli vogliono rovesciare il governo. Le implicazioni per Russia ed Israele (ANSA FOTO) – Notizie.com

Un obiettivo strategico e simbolico quello raggiunto: qui Assad aveva annunciato di aver consolidato il controllo della città. In realtà, però, ad Aleppo, città patrimonio dell’Unesco da 2 milioni abitanti, i ribelli non avrebbero incontrato quasi nessuna resistenza. Ciò che è certo è che in Medio Oriente si è aperto, o meglio riaperto, un nuovo fronte caldissimo. In Siria, infatti, perdura da oltre 13 anni una guerra civile.

I ruoli di Iran, Russia e Turchia

A sostenere il governo di Assad ci sono Iran e Russia. Quest’ultima è intervenuta solo molte ore dopo l’assalto. Le forze ribelli, sostenute invece dalla Turchia, sono invece riunite sotto il comando dell’Esercito nazionale siriano (Sna). In campo ad Aleppo c’è anche Hayat Tahrir al-Sham, ovvero l’Organizzazione per la Liberazione del Levante. Il gruppo fino al 2016 era ufficialmente affiliato agli jihadisti di al-Qaeda. Ad oggi non è chiara la sua identità.

I ribelli siriani hanno comunque annunciato la conquista completa di Aleppo. La bandiera della Siria libera è stata issata sulla cittadella storica e sulla Moschea degli Omayyadi. La Russia non è riuscita a fermare l’avanzata ribelle, anche a causa del trasferimento di risorse militari verso il fronte ucraino. Nonostante i tentativi di intervento aereo, le forze di Assad sono state sopraffatte, e i soldati rimasti si sono ritirati dai loro avamposti. Conquistata anche la città strategica di Saraqeb, nel nord-ovest della Siria.

“Siamo vostri fratelli, non abbiate paura!”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione speciale sulla sicurezza per discutere degli sviluppi in Siria. I ribelli intanto hanno proclamato il coprifuoco, annunciando di aver preso il controllo del quartier generale della polizia e dell’edificio del governatorato ad Aleppo. Gli scontri sono durati tre giorni. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani si sono registrati 287 morti tra combattenti, militari e civili. L’Onu ha parlato per ora circa 15mila civili sfollati.

Campo profughi ad Aleppo
“Siamo vostri fratelli, non abbiate paura!” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Siamo vostri fratelli, non abbiate paura!“, hanno ripetuto insistentemente i capi delle milizie ai civili di Aleppo. Il leader di Hts Abu Muhammad Jolani ha chiesto ai suoi combattenti di rispettare gli abitanti di Aleppo, di tutte le confessioni religiose.

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