Se hai sempre voglia di sale, potresti soffrire di un morbo poco conosciuto: tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il sale è un elemento fondamentale nella dieta umana, essenziale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Tuttavia, quando il desiderio di consumare alimenti salati diventa incessante e apparentemente inspiegabile, potrebbe essere il campanello d’allarme di condizioni mediche sottostanti che richiedono attenzione. Tra queste, spicca una patologia poco conosciuta ma significativa: il morbo di Addison.
Il morbo di Addison, o insufficienza surrenalica primaria, è una condizione endocrina rara che si verifica quando le ghiandole surrenali non riescono a produrre quantità sufficienti di alcuni ormoni vitali. Questa malattia può manifestarsi attraverso vari sintomi, tra cui un marcato desiderio di cibi salati. Il medico Avi Varma, citato da Medical News Today, sottolinea l’importanza di non sottovalutare questo segnale e considerarlo come possibile indicatore della malattia.
Le ghiandole surrenali sono piccole strutture situate sopra i reni e hanno il compito cruciale di secernere ormoni che regolano molteplici funzioni corporee come la risposta allo stress (cortisolo), la pressione sanguigna (aldosterone) e alcune caratteristiche sessuali. Nel caso del morbo di Addison, la carenza principalmente dell’ormone aldosterone può portare a un aumento della perdita urinaria di sodio con conseguente voglia incontrollata di sale.
Oltre al desiderio smodato per il salato, i pazienti possono esperire sintomi quali affaticamento cronico, debolezza muscolare generalizzata, variazioni dell’umore o depressione clinica. Altri segni includono sete intensa accompagnata da frequente minzione (polidipsia e poliuria), crampi muscolari dolorosi e persino episodi sincopali dovuti alla ridotta pressione arteriosa.
Varma aggiunge che non solo il morbo di Addison può causare questa insolita voglia ma anche altre condizioni mediche come la sindrome genetica renale nota come sindrome di Bartter e la fibrosi cistica possono indurre simili esigenze alimentari nel tentativo del corpo umano di compensare le perdite extra-somatiche attraverso sudorazione anomala o processi urinari.
La sindrome di Bartter si caratterizza per anomalie nei canali del cloro nei reni che portano a significative perdite saline mentre nella fibrosi cistica – una malattia genetica multisistemica – l’eccessiva viscosità delle secrezioni corporee può compromettere anche la normale eliminazione del sodio tramite sudore.
Di fronte a questi sintomi è imperativo consultare un medico per ottenere una diagnosi accurata attraverso esami specifici come test ematico ed urinario oltre ad approfondimenti endocrinologici mirati alla valutazione della funzionalità surrenalica. La tempestività nella diagnosi è cruciale poiché trattamenti adeguati possono notevolmente migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste patologie.