Una giovane donna polacca afferma di essere certamente la vera Maddie McCann e sostiene persino di possedere le prove per dimostrarlo.
La scomparsa di Maddie McCann è uno dei misteri irrisolti che più hanno colpito l’opinione piccola. La bimba aveva appena 3 anni quando è scomparsa dalla camera d’albergo dove stata riposando insieme ai fratelli gemelli Sean e Amelie (più piccoli di lei ed incapaci di ricordare cosa effettivamente sia successo quel giorno).
In quel momento tutta la famiglia McCann si trovava in Portogallo, più precisamente in un resort di Praia da Luz, località turistica dove i cittadini britannici avevano scelto di passare una settimana di vacanza. Per loro doveva essere l’ultimo giorno della parentesi vacanziera, quello in cui solitamente ci si gode al massimo gli ultimi istanti e la mente comincia a riempirsi di nostalgia al pensiero di dover tornare alla vita normale.
Chiaramente i genitori di Maddie avrebbero di gran lunga preferito quella sensazione di tristezza all’angoscia che invece hanno dovuto vivere quando hanno scoperto che la loro figlia primogenita era scomparsa dalla stanza del resort e a quella successiva che si è mischiata a paura e ostinazione nel mantenere viva la speranza quando hanno compreso che c’era il rischio di non rivederla mai più.
In questi 17 anni sono state condotte più indagini e sono state seguite numerose piste, alcune delle quali arrivate da segnalazioni di persone che credevano di averla vista o di sapere dove si trovasse. Purtroppo però nessun indizio si è rivelato fruttuoso e ancora oggi nessuno sa con certezza dove si trovi Maddie e se sia effettivamente viva.
Julia Wandelt, la donna che sostiene di essere Maddie McCann
Nel mezzo di questa intricata e dolorosa vicenda s’inserisce la testimonianza di Julia Wandelt, giovane donna polacca che somiglia per colori e tratti somatici alla bambina scomparsa e che è convinta di esserlo. Venuta a conoscenza della storia della bimba inglese, Julia ha approfondito le indagini e osservato attentamente tutte le immagini in rete, quindi si è convinta che quella bambina in realtà possa essere lei.
La sua convinzione non è basata solo su presunte somiglianze fisiche – ha citato la presenza di una cicatrice sulla guancia identica a quella che ha Maddie – ma sul suo vissuto, visto che lei ricorda di essere stata rapita quando era piccola ed evidentemente è consapevole del fatto di essere stata adottata: “Ricordo di essere stata abusata prima di essere presa da un uomo, c’erano altri uomini nella stanza e mi ricordo che uno di essi ha iniettato qualcosa nel mio corpo attraverso una siringa”.
Il racconto di Julia si fa ancora più dettagliato quando spiega di essere stata portata via dalla stanza da una finestra e messa in un’auto: “Non ricordo la faccia dell’uomo che mi ha rapita, ma solo che aveva i capelli scuri ed era di corporatura esile. Dopo che mi ha messo in auto il mio corpo ha smesso di rispondere, ero completamente immobilizzata”.
Nessuno può mettere in dubbio che la giovane donna abbia vissuto una simile esperienza, tuttavia questo non basta a dimostrare che si tratta davvero di Maddie. Lo scorso anno si è sottoposta ad un test del DNA per identificare il suo Paese d’origine, ma i risultati hanno mostrato che è al 100% polacca.
Il dottor Fia Johansonn che si è occupato di eseguire il test ha spiegato a ‘Radar Online’ che non c’è traccia di origini britanniche: “Esiste qualche piccola percentuale che indica discendenza lituana e russa, ma il test dimostra che lei è polacca”.