Galeazzo Bignami è il nuovo presidente del gruppo Fratelli d’Italia alla Camera. Ma la prima scelta non era lui. Il retroscena.
Galeazzo Bignami ha preso il posto di Tommaso Foti, appena nominato ministro al posto di Raffaele Fitto, con deleghe al Pnrr, Coesione e Affari Sociali. È stato eletto per acclamazione dall’assemblea del gruppo a Montecitorio.
Il neoministro Tommaso Foti è arrivato alla riunione di Fratelli d’Italia nella sala Tatarella per il passaggio di consegne, accolto da un lungo applauso.
Galeazzo Bignami ha lasciato vuoto il posto di viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e ora la premier Giorgia Meloni dovrà individuare il suo sostituto nel Ministero guidato da Matteo Salvini. E potrebbe diventare una missione difficile, considerando che tutti i big del partito sono al governo e già Bignami sarebbe stato scelto alla Camera per esclusione.
Tra i papabili in un primo momento sarebbe apparso il nome di Giovanni Donzelli, coordinatore di Fratelli d’Italia. Ma per stare a capo dei deputati, avrebbe dovuto lasciare il suo ruolo nel partito. E per questo sarebbe stato escluso. A corto di soluzioni quindi, la scelta di Meloni è ricaduta sull’amico Galeazzo Bignami: una decisione, così vogliono i rumors, presa velocemente e senza confrontarsi, che avrebbe creato anche qualche malumore nel partito tra chi voleva prendere il posto di Tommaso Foti.
Il più deluso sarebbe proprio Manlio Messina, vicecapogruppo a Montecitorio, che poteva rappresentare il passaggio più semplice. Tra i deputati con l’amaro in bocca ci sarebbe anche Augusta Montaruli, ex sottosegretaria all’Università e fedelissima di Giorgia Meloni. Come avevamo annunciato su queste pagine, anche il suo nome era in lizza per diventare presidente del gruppo alla Camera.
C’è poi Francesco Filini, a capo del centro studi di Fratelli d’Italia e molto vicino al sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.
Nato nel 1975, ha 49 anni. È figlio di Marcello Bignami, storico esponente della destra bolognese, prima con il Movimento Sociale Italiano poi con Alleanza Nazionale.
Galeazzo Bignami è entrato in politica fin da giovanissimo, entrando a far parte del Fronte della Gioventù a 14 anni. È stato prima segretario regionale poi componente dell’esecutivo nazionale di Azione Giovani.
Dal 1999 al 2004 è stato consigliere comunale di Alleanza Nazionale. Nel 2005 si è occupato della campagna elettorale del padre Marcello e nello stesso anno il suo nome è diventato famoso in tutta l’Italia per la foto con la camicia nera e la fascia con la svastica al braccio, scattata durante un addio al nubilato. Una “goliardia”, l’ha definita lui stesso.
Nel 2009 ha aderito al Popolo della Libertà e quando il partito si scioglie nel 2013 entra a far parte di Forza Italia, decidendo di non seguire gli amici Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, che proprio in quel momento stavano fondando Fratelli d’Italia.
La prima volta alla Camera di Galeazzo Bignami risale al 2018, eletto con Forza Italia, diventando anche coordinatore regionale del partito in Emilia Romagna. Nel 2019 ha lasciato gli azzurri ed ha aderito a Fratelli d’Italia.
Nel 2022 ha presentato la proposta di legge per istituire la commissione parlamentare di inchiesta sul Covid e dopo le elezioni è diventato viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti affiancando il ministro Matteo Salvini.