Fumo passivo, situazione allarmante in Italia: cosa rischi se lo respiri

Sebbene l’Italia si posizioni al quarto posto in Europa nella graduatoria sull’analisi del fumo passivo questo non basta per stare tranquilli.

La situazione rimane ancora allarmante nel nostro paese e in tutta Europa, con continui richiami del Ministero della Salute per sensibilizzare la popolazione.

ragazzo fuma in casa
Case libere da fumo, Italia 4a in Europa (Notizie.com)

Una delle svolte contro il fumo arriva dal 2003 quando viene emanata la legge n.3 nota anche come Legge Sirchia per la tutela della salute dei non fumatori. Questa estese il divieto di fumo a tutti i locali chiusi compresi luoghi di lavoro privati, esercizi commerciali, ristoranti, palestre e centri sportivi. Una vittoria che però teneva al di fuori le abitazioni civili che erano le uniche eccezioni oltre i locali riservati strettamente ai fumatori.

Lo studio ci dice che in Italia il 75.8% delle case sono senza fumo, dietro in graduatoria a Lettonia (78.9%), Irlanda (79.4%) e Inghilterra (84.5%). Davanti a paesi spesso indicati come molto più avanti del nostro quali Germania (75%) quinta, Francia (65.1%) ottava e Spagna (57.6%) nona.

Lo studio ha coinvolto 11734 persone dislocate nelle abitazioni di 12 paesi nell’arco di tempo tra il 2017 e il 2018. Analisi che dimostra come le cose stiano migliorando gradualmente in Europa con un incremento dell’1% all’anno. Coordinato dall’Istituto Mario Negri, lo studio è stato pubblicato su ERJ Open Research ed evidenzia come le case dove è maggiormente propenso il divieto di fumo sono quelle con donne, persone anziane, bambini e persone con livello di istruzione più alto.

Case libere da fumo, non è tutto positivo

Sebbene apparentemente i dati delle case libere da fumo sembrano positivi, in realtà ci sono tante cose ancora da rivedere. L’autrice dello studio, Olena Tigova, ha specificato: “A questo ritmo lento potrebbero essere necessari altri trent’anni prima che tutte le abitazioni presenti in Europa siano libere da fumo. Per accelerare il processo sono necessarie misure di controllo del tabacco”.

sigaretta accesa
Case libere da fumo, non è tutto positivo (Notizie.com)

Importanti sono anche leggi che mirano a vietare il fumo e a proteggere le persone dal fumo passivo. “L’espansione delle leggi insieme a nuove strategie per ridurre il fumo nelle case contribuirà a rendere le abitazioni europee libere da fumo più rapidamente”.

Il 70% delle persone intervistata non consente di fumare nella propria abitazione a nessuno, mentre un 18% applica delle regole con delle eccezioni. Sono appena il 13% le case dove vivono non fumatori che consentono agli ospiti di fumare sotto il loro tetto.

La situazione in Italia

Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio di Ricerca sugli stili di vita dell’Istituto Mario Negri, specifica: L’Italia, grazie alla Legge Sirchia, è stato il primo paese in Europa, insieme all’Irlanda, a vietare il fumo al chiuso negli ambienti pubblici e nei luoghi di lavoro. Nonostante questo, gli amenti privati rimangono luoghi comuni per il fumo e l’esposizione al fumo passivo”.

Viene comunque evidenziato che negli ultimi anni, rispetto a questo studio datato 2017/18, molti paesi europei hanno fatto dei passi in avanti rispetto al nostro. Recentemente diverse nazioni hanno adottato delle efficaci strategie di controllo del tabagismo con un aumento delle accise sui prodotti di tabacco o rimborsi su trattenimenti per cessazione del fumo. Cosa che Silvano Gallus spiega: “In Italia continua a mancare”.

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