Tutto il mondo sta osservando quello che accade a Gaza in seguito all’ennesimo conflitto israelo-palestinese. Food for Gaza è un’iniziativa per garantire accesso ad aiuti alimentari e sanitari alla popolazione della Striscia.
L’inizio dell’aiuto risale al marzo scorso quando su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale al quale hanno collaborato Croce Rossa, Onu, World Food Program e Mezzaluna Rossa.
Nell’ambito dell’iniziativa umanitaria, Confagricoltura si è dimostrata protagonista degli aiuti, sostenendo il progetto con le aziende che fanno parte dell’organizzazione degli agricoltori italiani. Un aiuto concreto e un secondo invio verso Gaza di beni di prima necessità.
Il primo era stato effettuato l’estate scorsa con 45 tonnellate di alimenti inviati di cui 31 raccolti proprio da Confagricoltura. In questa tornata invece si parla di 20 tonnellate totali, di cui 14 raccolte dall’organizzazione, tra cui soprattutto riso, farina di grano e conserve di vario. Si punta ovviamente su derrate alimentari che garantiscano la conservazione durante la spedizione, permettendo al cibo di arrivare in condizioni perfette senza subire danni o modifiche durante il tragitto.
Cristina Tinelli, direttore dell’area relazioni Ue internazionali di Confagricoltura, ha parlato a Notizie.com per spiegare più da vicino la situazione: “L’iniziativa nasce dal Ministero degli Affari esteri, che ha chiesto alle organizzazioni agricole di partecipare alla donazione di cibo per gli abitanti della Striscia di Gaza. Noi come Confagricoltura ci siamo mobilitati, col vicepremier Tajani che ha guidato l’iniziativa coordinandosi con la Fao e con la Federazione della Croce Rossa europea e della Mezza Luna Rossa”.
Diventa importante cercare di capire anche qual è stata la richiesta e come ha risposto Confagricoltura. “Ci hanno chiesto di contribuire per far arrivare del cibo alle popolazioni di Gaza e noi abbiamo aderito chiedendo alle nostre sedi regionali e provinciali di poterci aiutare a raccogliere del cibo. C’è stato un primo invio a giugno dove sono state spedite a Gaza 45 tonnellate di cibo con Confagricoltura che ha contribuito con 31. Abbiamo mandato riso, pasta, pomodori pelati e sale. Ci ha aiutato anche la nostra onlus Età della Saggezza. Con questo secondo invio abbiamo mandato 14 tonnellate di prodotti, su un totale di 20“, spiega la dirigente.
Il direttore specifica come dietro tutto c’era la volontà di aiutare una popolazione in difficoltà a causa del conflitto. “Abbiamo accolto e fatta nostra la richiesta del vicepresidente Taviani, tentando di aiutare nel miglior modo possibile“, conclude Cristina Tinelli non escludendo successivi possibili aiuti umanitari verso Gaza.