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Cronaca

L’ipotermia e i viaggi dei migranti nel Mediterraneo: salvate tra le onde alte 125 persone. Sui barconi decine di minori

Published by
Francesco Ferrigno

Centinaia di persone nella notte hanno tentato di attraversare il mar Mediterraneo: i migranti hanno rischiato di morire di ipotermia.

Sono il freddo della notte e le acque gelide di questo periodo i pericoli che stanno affrontando i migranti che a dicembre si mettono in viaggio a bordo dei barconi nel mar Mediterraneo.

L’ipotermia e i viaggi dei migranti nel Mediterraneo: salvate tra le onde alte 125 persone. Sui barconi decine di minori (MSF FOTO) – Notizie.com

Oltre 120 persone sono state salvate nelle scorse ore dalle ong Medici Senza Frontiere e Sos Humanity. Tra di esse moltissimi bambini non accompagnati che soffrivano di ipotermia. “Questa notte, 45 persone sono state soccorse dalla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (Msf). – ha spiegato a Notizie.com Flavia Pergola, portavoce di Msf – Tra loro minori non accompagnati e diverse persone in stato di ipotermia”.

Sos Humanity: “La barca in legno stava già inclinandosi”

Le autorità italiane hanno assegnato il porto di Taranto come luogo sicuro per lo sbarco. La Geo Barents sta facendo quindi rotta verso la Puglia. L’imbarcazione era sovraffollata e in difficoltà in acque internazionali. A causa delle cattive condizioni meteorologiche, il natante stava imbarcando notevoli quantità d’acqua, rendendola instabile e ad alto rischio di capovolgimento. Le vite delle persone a bordo erano in pericolo imminente. Diversi sopravvissuti soffrivano già di ipotermia da lieve a moderata.

La nave Humanity 1 della ong Sos Humanity si è trovata difronte nella notte ad una scena molto simile ma nel canale di Sicilia. Gli operatori hanno tratto in salvo 80 persone, compresi molti minori non accompagnati. “Quando abbiamo raggiunto la barca in legno, inadatta alla navigazione e sovraffollata – hanno fatto sapere dalla Ong – stava già inclinandosi da un lato. Molti erano incoscienti e soffrivano di ipotermia o di inalazione di acqua di mare. Abbiamo bisogno di un porto sicuro e vicino per lo sbarco di tutti i sopravvissuti e per il trattamento dei casi medici“.

I rischi del Mediterraneo in inverno

Il rischio di ipotermia e di assideramento è molto alto in questo periodo anche nel mar Mediterraneo, considerato un mare caldo in quasi tutti i periodi dell’anno. In queste ore, inoltre, il mare è agitato e costringe gli occupanti dei barconi a sbracciarsi per disperdere calore. D’inverno un naufrago può resistere da pochi minuti fino al massimo di un’ora in acqua.

I rischi del Mediterraneo in inverno (SOS HUMANITY FOTO) – Notizie.com

Sempre oggi a Siracusa la polizia ha arrestato 4 persone, 3 egiziani ed 1 siriano, con l’accusa di essere gli scafisti di un’imbarcazione in vetroresina che dalle coste libiche ha trasportato in Italia altre 18 persone. Anche in questo caso è emerso un rischio altissimo per i migranti: condizioni di sicurezza a bordo del tutto assenti, carenza di acqua e di cibo.

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Francesco Ferrigno