Migranti, arriva il sì del Senato: il decreto flussi è legge. Cosa prevede e cosa cambia: tutte le novità

Migranti, il Senato ha approvato la fiducia chiesta dal governo sul decreto flussi. Con 99 sì e 65 no, diventa legge. Tutte le novità.

Il primo via libera era arrivato dalla Camera. Il provvedimento doveva essere convertito in legge entro il 10 dicembre e contiene le regole sugli ingressi dei migranti in Italia. Nel testo è confluito anche il Dl Paesi Sicuri. Tra le novità, la convalida dei trattenimenti, la cui competenza passa alle Corti di Appello: lo stop del Csm.

Una combo con il centro migranti in Albania e l'Aula del Senato
Migranti, arriva il sì del Senato: il decreto flussi è legge. Cosa prevede e cosa cambia: tutte le novità (Ansa Foto) – notizie.com

Con 99 voti a favore, 65 contrari e 1 astenuto, l’Aula del Senato ha approvato la fiducia chiesta dal governo sul decreto flussi. Il testo era già passato dalla Camera e con l’ok definitivo di oggi, diventa legge. Contiene disposizioni urgenti sull’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia, sulla tutela e assistenza alle vittime del caporalato, sulla gestione dei flussi migratori e protezione internazionale e anche sui procedimenti giurisdizionali.

Nel testo, che stabilisce anche il calendario dei cosiddetti click days, ovvero quelli dell’ingresso dei lavoratori stranieri, è confluito anche il Dl Paesi Sicuri. Approvata anche la proroga al 31 dicembre 2027 della deroga che consente di esercitare temporaneamente l’attività medica o sanitaria con qualifica conseguita all’estero. Alle vittime del caporalato verranno rilasciati permessi di soggiorno di sei mesi, rinnovabili.

L’elenco dei Paesi sicuri

I Paesi sicuri sono Albania, l’Algeria, il Bangladesh, la Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgi, Ghana Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. Li ha letti il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri in Aula durante le dichiarazioni di voto: “Ho voluto citarli, così rimarranno, oltre che nella legge, anche agli atti degli interventi parlamentari”, ha dichiarato.

Durante l’esame in commissione Affari Costituzionali della Camera, i deputati hanno approvato l’emendamento del governo che recepiva i contenuti del Dl Paesi Sicuri. L’elenco è aggiornato periodicamente con atto avente forza di legge ed è notificato alla Commissione Europea. Ogni 15 gennaio di tutti gli anni, il Consiglio dei ministri delibererà una relazione contenente una nuova lista.

Le Corti di Appello avranno competenza sui trattenimenti, ma arriva l’alt del Csm

Tra le novità, il fatto che la competenza sulle convalide o proroghe dei trattenimenti dei richiedenti asilo passi alle Corti di Appello e non più ai Tribunali specializzati. Nelle stesse ore però, su questo punto è arrivato il parere negativo del Consiglio superiore della magistratura.

La Nave Libra arriva in Albania con a bordo otto migranti
Le Corti di Appello avranno competenza sui trattenimenti, ma arriva l’alt del Csm (Ansa Foto) – notizie.com

In un documento, il Csm ha spiegato che dare la competenza alle Corti di Appello imporrà “una riorganizzazione degli uffici giudiziari di secondo grado”, oltre che un ulteriore lavoro su una materia che “richiede di essere trattata non solo con celerità e priorità rispetto agli altri procedimenti, ma anche di magistrati che siano in possesso di competenze specifiche”. Il carico di lavoro e il conseguente allungamento dei tempi potrebbe mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr.

Medici senza Frontiere: “Approccio punitivo verso naufraghi e Ong”

Il vero obiettivo del provvedimento non è gestire i soccorsi in mare, ma limitare e ostacolare la presenza delle navi umanitarie e arrivare a un piano di definitivo abbandono del Mediterraneo. E di criminalizzazione del soccorso in mare”. Così, in una nota, le organizzazioni impegnate nelle attività di ricerca e soccorso, tra cui Medici senza Frontiere, commentano il Dl Flussi.

Il testo prevede anche sanzioni, sia con fermi amministrativi sia con multe fino a 10mila euro e la possibilità di confisca delle navi, ma anche degli aerei ong che monitorano la situazione degli arrivi nel Mediterraneo centrale. “Questa normativa mira ad indebolire il dovere giuridico di segnalare la presenza di imbarcazioni in difficoltà e si teme inoltre che si stia tentando di trasformare questi stessi aerei in strumenti al servizio del sistema di intercettazione marittima della guardia costiera libica”. 

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