I giorni della verità: gli iscritti del Movimento 5 Stelle sono chiamati al voto per la seconda volta. Dovranno decidere sul ruolo di Beppe Grillo.
Si comincia dalle ore 10 di oggi, giovedì 5 dicembre. Chi è iscritto al Movimento 5 Stelle da almeno sei mesi può votare sul futuro del partito. Gli aventi diritto sono 89.408. Il tempo massimo per esprimere la propria opinione è previsto entro le 22 di domenica 8 dicembre.
Il viaggio verso il new deal portato avanti da Giuseppe Conte ha subito una battuta di arresto dopo la richiesta formale di Beppe Grillo ripetere il voto della Costituente. A fine novembre il 63% dei grillini aveva deciso di dire addio al tetto dei due mandati e di cancellare la figura del garante, dimostrando di appoggiare l’ex premier nella fase “progressista e indipendente” del Movimento 5 Stelle.
Grillo si è appellato al ruolo di garante ancora in vigore per chiedere di votare nuovamente e Conte ha deciso di accogliere la sua richiesta. Gli iscritti sono chiamati a ribadire (o cambiare) la preferenza precedente sulle modifiche dello statuto riguardanti il ruolo del garante, il comitato di garanzia, le prerogative del presidente e il collegio dei probiviri.
Le schede sono sei. Tra i quesiti, oltre all’eliminazione del ruolo del Garante, il requisito per la candidatura a presidente di non essere iscritto ad altri partiti politici da dieci anni. Affidare al Consiglio nazionale e non più al presidente, l’approvazione delle alleanze territoriali e anche alle assemblee territoriali la decisione di coalizzarsi con gruppi politici non alleati a livello nazionale.
Si voterà nuovamente anche sulla modifica del simbolo del Movimento 5 Stelle. Nelle scorse settimane era stato deciso che eventuali cambiamenti dovevano passare per il voto degli iscritti.
Proprio il simbolo è stato al centro del dibattito tra Grillo e Conte in questi giorni ed è venuta fuori, pubblicata da AdnKronos, una scrittura privata del garante, che si impegnava a non intraprendere alcuna azione legale sull’uso del logo a 5 Stelle.
Il 3 dicembre Beppe Grillo, in un video pubblicato sul suo blog e su YouTube, ha dichiarato che il Movimento 5 Stelle “si è trasformato in un partitino progressista con questi giochetti che non faceva neanche la Democrazia Cristiana vent’anni fa”. Del partito fondato da lui, “non c’è più niente”, ha dichiarato.
“Si è esaurita piuttosto l’idea originaria di Grillo. Da lunedì volta pagina: saremo più radicali di sempre”. Così, il presidente del M5S Giuseppe Conte al Tg1, rispondendo alle parole del garante. “Non è la casa di Beppe Grillo. È la casa di tutti gli iscritti che con la loro passione e il loro voto vogliono contare e sono determinati. Nessuno può calpestarli. Il loro voto, conta”.
“Ci siamo riuniti, abbiamo discusso, consapevoli delle nostre differenze e infine ci siamo espressi come comunità tramite il voto”. Così, Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, sui socia. “Quel voto è il risultato di un processo che dobbiamo difendere. Ci siamo sempre battuti per la partecipazione, per abbassare il quorum per i referendum, per la democrazia dal basso”.
Intanto alcuni esponenti del partito che appoggiano Beppe Grillo hanno invitato a non votare. “La cosa più lontana che esista dai principi del Movimento”, ha scritto Appendino.