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Spettacolo

Sanremo, il Tar Liguria annulla l’affidamento alla Rai: “Illegittimo, va fatta una gara”

Published by
Giovanna Sorrentino

Festival di Sanremo: il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento “diretto” alla Rai da parte del Comune dell’organizzazione del Festival.

I giudici amministrativi hanno comunque consentito lo svolgimento dell’edizione 2025 che dunque non è a rischio. Tuttavia nelle prossime edizioni il Municipio dovrà indire una gara pubblica per l’organizzazione della kermesse canora più famosa d’Italia. La Rai tira dritto: “Nessun rischio che possa essere affidata a terzi”, dichiara in una nota.

Sanremo, il Tar Liguria annulla l’affidamento alla Rai: “Illegittimo, va fatta una gara” (Ansa Foto) – notizie.com

Il Tar riconosce che adesso è troppo tardi per tornare indietro e indire una gara per l’edizione di quest’anno. Il Festival infatti, è già stato organizzato ed è tutto pronto per la messa in onda. Annullare tutto comporterebbe “effetti collaterali” anche “da parte del concessionario del marchio individuato all’esito della procedura di evidenza pubblica”. 

Ma in futuro, il Comune di Sanremo dovrà procedere mediante una gara pubblica, aperta agli operatori di settore interessati. La decisione arriva dopo un ricorso della società JE srl contro il Municipio e la Rai sulla concessione dell’uso in esclusiva del Marchio Festival della Canzone italiana.

Cosa ha chiesto JE srl, la società che ha fatto ricorso

La Je è una società di edizione musicale e produzione e realizzazione di eventi, che ha trasmesso al Comune di Sanremo l’interesse “ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival di Sanremo “compreso il red carpet”, come si legge nella sentenza. “E del relativo marchio al fine di curare l’organizzazione e lo svolgimento” della kermesse, in vista della scadenza della convenzione stipulata dal Comune di Sanremo con la Rai “per l’organizzazione e la realizzazione della 72esima e 73esima edizione”. 

L’azienda è guidata da Sergio Cerruti, presidente dell’Associazione Fonografici Italiani (AFI). L’obiettivo di JE srl non era appropriarsi del format Rai, ma “protestare” contro la concessione dell’uso esclusivo del marchio Festival della Canzone Italiana.

Questo, secondo i giudici amministrativi, apre la strada ad eventuali gare che valorizzino al meglio il simbolo storico della kermesse canora. Il Municipio, si legge ancora nella sentenza, avrebbe “dovuto avviare una procedura di evidenza pubblica”, alla quale JE Srl voleva partecipare, per la 74esima edizione del Festival (quella del 2024).

È una sentenza inaspettata, articolata e complessa”. Questo il commento del sindaco di Sanremo Alessandro Mager, alla decisione del Tar. “La approfondiremo con i dirigenti del Comune e i consulenti legali, al fine di pianificare le migliori strategie per il futuro”.

Sanremo, il Tar Liguria annulla l’affidamento alla Rai: “Illegittimo, va fatta una gara” (Ansa Foto) – notizie.com

La sentenza “getta una forte incertezza” sul più “grande evento mediatico del servizio pubblico e la principale fonte di incasso pubblicitario della Rai”. Sono le parole dei componenti del Pd della Vigilanza Rai. “Anche se l’edizione 2025 è salva, questa decisione rischia di avere un impatto devastante sui conti dell’azienda e sull’identità culturale dell’evento stesso”. 

I parlamentarti hanno chiesto all’ad Giampaolo Rossi di riferire in Commissione per chiarire come intenda “garantire che il Festival di Sanremo rimanga un pilastro del servizio pubblico”.

La Rai tira dritto: “Nessun rischio per Sanremo”

I giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità di Rai del format”. Così, in una nota, l’azienda di Viale Mazzini. “Il Tar Liguria ha giudicato irregolari solo le delibere con le quali il Comune ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio Festival della Canzone italiana, nonché alcuni servizi erogati in occasione dell’organizzazione del Festiva”. Nessun rischio quindi, che la kermesse come la conosciamo oggi possa essere organizzata da altri.

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Giovanna Sorrentino