L’assassino condannato all’ergastolo Alessandro Impagnatiello ha fatto recapitare una lettera a La Zanzara, trasmissione in onda su Radio24.
“Per quanto inutili ed imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse”. È solo uno dei passaggi della lettera che Alessandro Impagnatiello, killer condannato all’ergastolo per l’uccisione di Giulia Tramontano e del bambino di cui era incinta, ha scritto dal carcere.
Impagnatiello, 31enne ex barman dell’Armani Cafè di Milano, ha fatto recapitare la missiva a Giuseppe Cruciani, conduttore della trasmissione La Zanzara, che l’ha letta in diretta su Radio24. La lunga lettera scritta a mano è stata inviata a Cruciani tramite il fratello di Alessandro, Omar Impagnatiello, ed il legale. “Ogni istante della mia esistenza – si legge – è dedicato a lei. E così anche ora le prime parole sono esclusivamente per te Giuliet, per la meravigliosa ragazza che eri, che sei e sarai”.
Il 25 novembre scorso i giudici della Corte d’Assise di Milano hanno condannato all’ergastolo Impagnatiello. Sulla sentenza hanno pesato le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e del rapporto di convivenza, essendo stati esclusi solo i futili motivi. I giudici hanno anche riconosciuto il concorso formale tra l’omicidio e le altre due imputazioni di occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.
“Dentro me non cesserai mai di splendere. – scrive ancora l’assassino – Per quanto inutili e imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse a te, alla tua meravigliosa famiglia. E a tutte le persone toccate da questo inspiegabile e folle male. Mi manchi”. Nella lettera l’ex fidanzato di Giulia Tramontano ha criticato i mezzi di informazione ed i magistrati. Questi ultimi, secondo lui, avrebbero addirittura scelto le date delle udienze per “renderle più appetibili per il pubblico”.
Un chiaro riferimento al fatto che la sentenza di ergastolo è stata letta in aula il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Un crudo teatro per la sola soddisfazione del pubblico da casa. – continua la missiva – La mia famiglia si è trovata a dover scappare di casa perché pedinata giorno e notte dai giornalisti. Vorrei tanto essere l’ultimo caso mediatico, ma a quanto pare siete più interessati al guadagno. Questa è la banalità dei media. Vorrei essere l’ultimo caso mediatico”.
Impagnatiello il 27 maggio 2023 ha ucciso con 37 coltellate la fidanzata incinta di 7 mesi Giulia Tramontano di 29 anni. Il delitto è avvenuto nella loro casa a Senago, nel Milanese. Il corpo è stato trovato 4 giorni dopo in un’intercapedine vicino ad un box. Il 31enne è stato dichiarato dai periti della Corte capace di intendere e di volere, con tratti di personalità narcisistici e una visione autocentrica del mondo, scarse capacità empatiche e tendente all’ipercontrollo.
“Mi spiace utilizzare questo canale per dire ciò che ho da dire, ma forse è l’unico modo perché qualcuno ascolti, sperando che in molti invece ci riflettano. Tutto questo – conclude Impagnatiello – non mi distaccherà mai dal pensiero principale e costante che ho per te Giuliet, dal vuoto che ho lasciato e dall’abisso in cui nuoto. Nuovamente ed eternamente ti chiedo scusa”.
“Io non commento nulla – ha detto Cruciani – questa lettera è a disposizione di chiunque la voglia, la prima lettera di Impagnatiello dal carcere”. Non si è fatta attendere la reazione di Loredana Femiano e Franco Tramontano, genitori di Giulia, dopo la diffusione della lettera. In una stories su Instagram Femiano ha pubblicato un’immagine in cui compare un roditore. Accanto la scritta: “Sei un miserabile. No, non la pantegana. Tu“.