Scudo penale per i medici, la proroga approda nel Milleproroghe. Anaao-Assomed: “Ma siamo ancora in attesa di una riforma seria”.
Lo scudo penale per i professionisti medici durerà per tutto il 2025. “Risponde a una nostra richiesta. Non miriamo all’impunibilità, ma chiediamo garanzie per lavorare con serenità”. La notizia per i sanitari è positiva solo per metà e chiedono maggiori tutele e rispetto nei luoghi di lavoro. “Curare in sicurezza migliora la qualità del lavoro e rende più sicuri medici e pazienti”.
C’era anche questo tra i motivi che aveva portato i medici a scioperare in due differenti occasioni nell’ultimo mese, ma la notizia di oggi non ha sostanzialmente cambiato le cose. La proroga a tutto il 2025 dello scudo penale per i medici che sarà contenuta nel Milleproroghe, è una clausola che li protegge da cause penali per colpa lieve oltre a responsabilità gravi quando si è sotto organico.
Lunedì 9 dicembre prossimo il decreto sarà analizzato dal Consiglio dei ministri, ma è stata confermata la proroga dello scudo penale che sarebbe decaduto il prossimo 31. Una misura che era stata inserita durante il periodo della pandemia da Coronavirus per andare a limitare la punibilità di fronte a reati commessi nell’esercizio di professione in una situazione di grave emergenza anche a livello numerico. Immediatamente è arrivata la risposta di Anaao che da tempo aveva chiesto di intervenire in questo senso.
Pierino De Silverio, Segretario nazionale dell’Anaao Assomed, ha parlato a Notizie.com per commentare la novità sul decreto Milleproroghe che ha prorogato lo scudo penale per i medici: “È una richiesta che avremmo fatto, ma siamo ancora in attesa di una seria legge di riforma sulla responsabilità medica. Bene lo scudo penale, che era stata un’idea di Anaoo ricordo, e la proroga è fondamentale ma al momento quello che ha prodotto la Commissione D’Ippolito è stata una montagna che ha partorito un topolino e anche morto”.
“Hanno lavorato per un anno e mezzo non producendo risultati utili al cambio di paradigma che chiede la responsabilità professionale. Va urgentemente fatta una legge, senza non riusciamo a riacquisire quella sicurezza fondamentale nel percorso di cura del paziente, una tranquillità imprescindibile per poter curare bene”, continua così il Segretario Nazionale di Anaao.
Quali saranno dunque le tempistiche per riuscire ad avere una legge in tal senso? De Silverio risponde ai nostri microfoni: “Questo dipende dalle volontà politiche. A oggi quello che ha prodotto la Commissione, che si è riunita per un anno e mezzo, per noi è zero. Non cambia di fatto niente, non introduce misure che ci diano sicurezze, non ha la visione sicura che chiediamo. Continuiamo ad andare verso l’imputabilità del medico senza motivazioni, non si agisce sui termini di prescrizione o su una Commissione esterna che analizzi le denunce in maniera preliminare”.