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Cronaca

Carmine morto a 15 anni per un tumore diagnosticato in ritardo, la madre chiede giustizia: “Non mi fermerò mai”

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Francesco Ferrigno

Carmine Puccinelli, 15enne di Napoli, è deceduto il 23 dicembre scorso: sul caso sta indagando la Procura. L’ipotesi è che il tumore che lo ha ucciso sia stato diagnosticato troppo tardi.

Dicevano che non era nulla, ma poteva salvarsi”. A parlare è Immacolata Riccio, la mamma di Carmine Puccinelli, il ragazzo di 15 anni di Napoli stroncato da un tumore diagnosticato troppo tardi il 23 dicembre 2023.

Carmine morto a 15 anni per un tumore diagnosticato in ritardo, la madre chiede giustizia: “Non mi fermerò mai” (FACEBOOK FOTO) – Notizie.com

A quasi un anno dalla morte Immacolata è tornata a chiedere giustizia: “Mi dicevano che non c’era nulla di grave. Che il tumore era solo un liquido o una cisti”. Sul caso sta indagando la Procura della Repubblica di Macerata. I pm hanno aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo. Sono 5 i medici indagati. I magistrati stanno approfondendo la loro posizione. Il ragazzo è stato in cura per mesi tra diverse strutture a Roma, Napoli e Caserta. Inizialmente si stava procedendo anche per falso in atto pubblico, ma l’ipotesi sembrerebbe essere stata scartata.

Avevo fiducia nei medici, ma ogni giorno vedevo mio figlio peggiorare. – ha continuato la donna – Quando finalmente riconobbero il tumore, mi dissero che era troppo tardi. Carmine poteva salvarsi, ma è stato lasciato soffrire, senza cure adeguate. Non posso accettare che mio figlio sia morto così”. I legali dello Studio Associato Maior, che affiancano i familiari di Carmine Puccinelli, hanno depositato una consulenza tecnica presso la Procura.

Dal documento emergerebbe che la neoplasia al ginocchio di Carmine era riconoscibile già a dicembre 2022. I primi sintomi avevano spinto la famiglia a cercare risposte. Tuttavia, i medici hanno inizialmente sottovalutato la situazione, diagnosticando erroneamente una semplice contusione, una cisti o del liquido da aspirare. Un ritardo nella diagnosi che ha impedito un trattamento tempestivo che avrebbe potuto salvare la vita di Carmine.

I legali della famiglia: “Omissione e approssimazione hanno tolto ogni speranza al giovane”

È stato accertato un grave ritardo diagnostico che ha condizionato in maniera determinante l’esito della malattia. – hanno spiegato i legali Filippo Castaldo, Michele Francesco Sorrentino e Pierlorenzo Catalano, ed il medico legale Marcello Lorello – Un’azione tempestiva avrebbe offerto alte possibilità di guarigione, ma l’omissione e l’approssimazione nel trattamento hanno tolto ogni speranza al giovane. Chiediamo l’adozione in tempi rapidi di misure nei confronti dei sanitari direttamente coinvolti”.

I legali della famiglia: “Omissione e approssimazione hanno tolto ogni speranza al giovane” (STUDIO MAIOR FOTO) – Notizie.com

Non ci fermeremo finché non avremo giustizia per Carmine. – ha concluso Immacolata RiccioIl suo sacrificio deve servire a proteggere altri bambini. Questa battaglia è per lui, ma anche per tutte le famiglie che si affidano ai medici e meritano rispetto e competenza”.

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Francesco Ferrigno