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Logitech come Trasnova, altri 101 licenziamenti nell’indotto Stellantis. “Domani è l’Immacolata, possiamo solo pregare”

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Giovanna Sorrentino

Logitech come Trasnova: altri 101 licenziamenti nell’indotto di Stellantis. Gli operai: “Vogliamo tornare al nostro posto di lavoro”.

Altre 101 lettere di licenziamento si aggiungono alle 97 di ieri. Sono state tutte ricevute dagli operai degli indotti Stellantis. Questa volta riguardano i lavoratori della Logitech. “Sono la conferma che siamo entrati nella fase più dura della crisi del settore automotive”, dichiara Fiom.

Logitech come Trasnova, altri 101 licenziamenti nell’indotto Stellantis. “Domani è l’Immacolata, possiamo solo pregare” (Ansa Foto) – notizie.com

Alle 97 lettere di licenziamento ricevute ieri, venerdì 6 dicembre, dai lavoratori degli stabilimenti di Trasnova a Pomigliano D’Arco, Piedimonte San Gennaro  (Torino), Melfi e Mirafiori, si aggiungono le 101 spedite agli operai di Logitech di Piedimonte San Germano (Cassino), Pomigliano e Melfi. Una nuova procedura di licenziamento collettivo per 101 lavoratori su 115.

In due giorni hanno perso il lavoro 198 persone. E rischiano di aumentare nei prossimi mesi, scatenando una vera e propria crisi sociale. Trasnova e Logitech sono solo due delle tante aziende italiane coinvolte nell’indotto e nella componentistica di Stellantis. Le commesse non rinnovate potrebbero portare al licenziamento di altri 4mila operai, senza contare la scadenza degli ammortizzatori sociali.  “La presidente del Consiglio non può continuare ad ignorare la situazione, ma deve convocare le parti a Palazzo Chigi”, dichiara Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile settore mobilità, in una nota.

Martedì 10 dicembre è previsto un tavolo su Trasnova al Mimit. “Le lettere di licenziamento devono essere ritirate”, aggiunge Lodi.

Il rischio di una crisi sociale: “A Natale non possiamo “regalare” un licenziamento ai nostri figli”

Fabbriche chiuse, nuovi licenziamenti nell’indotto. La situazione rischia di precipitare, mentre la politica continua chiede a John Elkann di riferire in Parlamento sulla situazione di Stellantis. Il tempo passa, il Natale si avvicina e i lavoratori di Pomigliano continuano il presidio permanente davanti all’impianto, che resterà chiuso anche lunedì per mancanza di materiale, dovuta al blocco all’ingresso merci dei lavoratori.

Su indicazione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’assessore alle Attività produttive Antonio Marchiello ha convocato i rappresentanti degli operai per parlare della situazione.

Il rischio di una crisi sociale: “A Natale non possiamo “regalare” un licenziamento ai nostri figli” (Ansa Foto) – notizie.com

Restiamo qui, siamo stanchi ma non ci arrendiamo”. Sono le parole degli operai in presidio. “Domani è la festa dell’Immacolata, non possiamo fare altro che pregare. Per Natale non possiamo portare come regalo ai nostri figli un licenziamento. Per loro è già traumatico tutto ciò che sta accadendo”. 

Anche la Chiesa con i lavoratori

Domani, in tutte le chiese di Pomigliano, i parroci e i sacerdoti leggeranno un messaggio per invitare le istituzioni a fare il possibile affinché gli operai non perdano il lavoro. E alla cittadinanza affinché non li lascino soli al presidio fuori dalla fabbrica.

Abbiamo aperto alla possibilità di supportare l’azienda”, ha fatto sapere Daniela Poggio di Stellantis. Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy oggi ha incontrato Marco Marsilio, presidente dell’Abruzzo, per discutere delle prospettive dello stabilimento di Atessa.

Abbiamo dato disponibilità a cercare di trovare una soluzione”, ha dichiarato Giuseppe Manca, capo delle risorse umane di Stellantis a Omnibus su La7. “L’imprenditore ha deciso di non trovare soluzioni alternative. Ora stiamo dialogando col fornitore, il sindacato e il governo”.

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Giovanna Sorrentino