Il Francobollo per il Natale emesso da Poste Italiane avrà un sovraprezzo che sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana per aiutare i rifugiati delle terre del conflitto mediorientale.
L’unico obiettivo dichiarato è quello di far arrivare tutto il supporto possibile a chi ne ha bisogno in questo momento.
Il francobollo vede protagonista la Basilica della Natività di Betlemme con una lunga cometa che cade sopra il cielo di blu cobalto, mentre sulla parte superiore, sopra tre stelle troviamo la scritta “Santo Natale”. Il sovraprezzo è di 3.75 euro e come dicitura è esplicato “Pro rifugiati conflitto mediorientale”.
La Croce Rossa Italiana, unita al popolo italiano, sta lavorando per poter dare un sostegno concreto a donne, uomini e bambini che da innocenti stanno vivendo uno scenario di guerra. Il francobollo celebrativo è un’iniziativa per riuscire a stare vicini in maniera concreta ai civili, inviando loro un sostegno reale e in grado di far capire l’importanza della missione.
La stessa Croce Rossa ha deciso di ringraziare il Governo italiano attraverso le parole del suo Presidente Rosario Valastro che ha voluto spiegare, in prima persona, l’importanza di questa iniziativa con la quale si mettono in prima posizione.
Rosario Valastro, la Croce Rossa Italiana e il francobollo
In occasione della presentazione del francobollo di Natale, la Croce Rossa Italiana ha espresso gradimento per l’iniziativa a cui partecipa in prima linea. L’ha fatto attraverso le parole di Rosario Valastro, suo presidente, che si è espresso grazie al suo profilo ufficiale di Instagram.
“Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo ordinario che appartiene alla tematica la Festività e che verrà distribuito e commercializzato fino al 31 dicembre del 2026. Il sovraprezzo sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana in favore dei rifugiati delle terre del conflitto mediorientale. Ringrazio il Governo Italiano, Poste Italiane e chi, attraverso il suo impegno, ha reso possibile la sua iniziativa”, così introduce il suo discorso il presidente.
Valastro specifica che davanti agli occhi di tutti si può assistere, attraverso i media, alle strazianti immagini di uomini, donne e bambini vittime inermi della guerra e che ci sia il solo desiderio di riuscire a far arrivare a chi soffre il supporto possibile.
Aggiunge: “In quelle terre, dove mancano acqua e cibo, dove il sistema sanitario è al collasso, la Croce Rossa Italiana vuole raggiungere la popolazione per far sentire la sua presenza, incrementando la risposta davanti a una crisi umanitaria che ci lascia sempre più attoniti e che non risparmia non solo i civili ma neppure gli operatori e i volontari del nostro Movimento che sono impiegati fin dalle prime battute della crisi”.
Valastro conclude spiegando che l’obiettivo è quello di inviare un messaggio di aiuto tramite l’effigie della Basilica della Natività e di come questa sia una scelta “azzeccata e potente”.