Notre Dame rinasce al cospetto dei principali leader mondiale. Tutte le curiosità che non sapevi sulla cattedrale, “morta e risorta” già altre volte.
Sono passati cinque anni dall’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame. Era il 15 aprile 2019. Oggi, sabato 7 dicembre, la sua rinascita è stata celebrata in presenza dei leader mondiali.
“Alzo gli occhi verso i monti; da dove verrà il mio aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, creatore del cielo e della terra”. I cantori hanno pronunciato il Salmo 121 della Bibbia. dopo che, come da rito, l’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich ha riaperto le porte della cattedrale di Notre Dame battendo tre volte la croce sulle porte.
Così, dopo un lungo applauso e i leader mondiali in piedi, il tempio gotico più famoso di Parigi ha riaperto le porte.
“Possa la rinascita di questa straordinaria chiesa costruire un segno profetico del rinnovamento della Chiesa in Francia”, ha detto Papa Francesco nel messaggio inviato all’arcivescovo di Parigi in occasione della riapertura. “Abbiamo ancora vivo nella memoria il terribile incendio che, cinque anni fa aveva gravemente compromesso l’edificio. I nostri cuori si erano stretti di fronte al rischio di veder scomparire un capolavoro di fede e di architettura cristiana, testimone secolare della vostra storia nazionale”.
La crisi di governo in Francia e la pioggia non hanno fermato i festeggiamenti. Tra i primi leader ad arrivare, gli ex presidenti Francois Hollande, Nicolas Sarkozy con le mogli Julie Gayet e Carla Bruni. Presenti anche la premier Giorgia Meloni, che è stata accolta con l’abbraccio della moglie di Emmanuel Macron, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la figlia Laura. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto una standing ovation.
Per la prima volta dopo cinque anni hanno iniziato a suonare le campane del tempio gotico. La cattedrale di Notre Dame fu gravemente danneggiata da un incendio il 15 aprile 2019. Esso provocò il collasso della flèche, la distruzione del soffitto, il crollo della volta, della crociera e alcune vele delle volte del transetto e della navata centrale.
I vigili del fuoco riuscirono a salvare la struttura portante e gran parte delle opere d’arte. Subito dopo il rogo il presidente francese Emmanuel Macron promise che Notre Dame sarebbe stata ricostruita entro cinque anni. E oggi ha mantenuto la promessa. Da tutto il mondo, in pochissimo tempo, arrivarono donazioni per la ricostruzione del tetto per circa un miliardo di euro.
In questi anni migliaia di artigiani hanno lavorato incessantemente con metodi antichi, allo scopo di ripristinare tutto quello che era stato distrutto dalle fiamme. Presto Notre Dame potrà tornare ad essere il monumento più visitato di Parigi. Tutte le curiosità che non sapevi.
Le principali campane hanno un nome. Si chiamano Marie, Jean Marie, Maurice, Marcel, Benoît Joseph, Emmanuel, Gabriel, Anne Geneviève e Denis. Sono state sostituite nella metà del XIX secolo durante la ristrutturazione di Notre Dame.
Durante la Rivoluzione francese infatti, quelle originali vennero fuse per fabbricare palle di cannone. L’ultimo restauro delle campane risale al 2013. Emmanuel è la più grande e pesa più di 13 tonnellate.
Sul piazzale della cattedrale gotica è situato il “chilometro zero” della Francia. È una bussola da cui partono tutte le strade del Paese.
Dopo i danneggiamenti della Rivoluzione francese, Notre Dame fu dimenticata. Nel XIX secolo venne anche usata come deposito fino alla prima metà dell’Ottocento, quando il romanzo di Victor Hugo Il Gobbo di Notre Dame convinse definitivamente il popolo a chiederne la ristrutturazione.
A Notre Dame è conservata la corona indossata da Gesù Cristo, un pezzo di croce e un chiodo.
Nel 1804 Napoleone invitò papa Pio VII ad andare a Parigi per incoronarlo imperatore. Ma all’ultimo minuto decise di afferrare la corona dalle mani dell’allora Santo Padre e si incoronò da solo.