Quattro attiviste sono state bloccate dalla polizia nei pressi di piazza di Spagna mentre arrivava la macchina di Papa Francesco.
Quattro manifestanti hanno esposto cartelli contro la corrida mentre il Santo Padre stava per passare. Gli agenti le hanno bloccate e portate al commissariato di polizia Trevi per gli accertamenti del caso.
Quattro attiviste, una di nazionalità spagnola, due tedesche e una inglese, sono state fermate dagli agenti del commissariato di Trevi durante il passaggio del corteo di Papa Francesco, nei pressi di piazza di Spagna. Il Pontefice era diretto in piazza Mignanelli per la commemorazione della Madonna in occasione della festa dell’Immacolata Concezione.
“Basta benedire le corride” e “La corrida è peccato”, si leggeva sui cartelli esposti.
Le quattro manifestanti hanno alzato alcuni cartelli contro la corrida al passaggio dell’automobile con a bordo il Santo Padre. Sono state prontamente bloccate dalla polizia e portate negli uffici di piazza del Collegio Romano. La loro posizione è al vaglio degli investigatori.
Dopo questo breve fuoriprogramma, le celebrazioni sono cominciate e il Papa ha invitato i fedeli a confessarsi in questi giorni. “È un’occasione per fare una buona confessione. Dio perdona tutto, sempre”. Poi, una preghiera alla Madonna: “Madre, liberaci dall’invidia, che siamo fratelli tutti. Niente invidia, invidia è un vizio giallo, brutto, che rovina dentro”.
Non è la prima volta che gli attivisti si rivolgono a Papa Francesco per chiedere la fine della corrida. L’ultima risale ad agosto, quando nella Sala Paolo VI in Vaticano, durante un’udienza del Papa.
Due appartenenti al Peta, avevano organizzato un blitz per sensibilizzare le persone presenti contro la pratica ancora presente in Spagna ma anche in Messico, Ecuador, Venezuela, Perù, Costa Rica, Colombia, Panama, Bolivia e altri Paesi. “La corrida è peccato”, si leggeva sulle loro magliette e sui cartelli.
In occasione dell’Immacolata Concezione, Papa Francesco ha fatto visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, poi il tradizionale atto di venerazione all’Immacolata. Questa mattina, l’appello al cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra.
Nel corso della giornata, il Pontefice ha dimostrato la sua vicinanza “ai lavoratori di Siena, Fabriano e Ascoli Piceno, che difendono in modo solidale il diritto al lavoro, che è un diritto alla dignità”.