Chi è al Jolani, il leader dei ribelli armati più potenti della Siria

Abu Mohammed al-Jolani è il leader dei ribelli armati che hanno conquistato Damasco, mettendo un punto al regime di Bashar al-Assad. 

Nel corso di questa notte, tra sabato 7 e domenica 8 dicembre, i combattenti delle forze antigovernative hanno conquistato la capitale siriana. Non si sa dove sia Assad: potrebbe essere già scappato verso Mosca oppure trovarsi ancora nel Paese in attesa del momento giusto per scappare. Chi è il capo della guerra civile che ha mandato a casa il dittatore.

Abu Mohammed al Jolani
Chi è al Jolani, il leader dei ribelli armati più potenti della Siria (Wikipedia) – notizie.com

La guerra civile contro Assad ha avuto la guida di Abu Mohammed al-Jolani: l’offensiva è durata così poco che il gruppo stesso è rimasto stupito.

Il suo nome significa colui che viene dalle Alture del Golan. È il capo di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), la principale opposizione armata al regime di Assad in Siria, fondato proprio da Abu Mohammed al-Jolani.

Ha 42 anni, è originario di Riyadh, in Arabia Saudita, dove suo padre lavorava come ingegnere petrolifero. Nel 1989 è tornato in Siria, vicino Damasco. non ha mai ammesso legami diretti con la Turchia, ma è considerato da molti un agente del sistema del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Tra il 2003 e il 2004 al Jolani si è unito ad Al-Qaida in Iraq e nel 2006 allo Stato Islamico in Iraq (ISIL). Nello stesso anno è stato arrestato e trattenuto lì per cinque anni. Dopo il rilascio, in Siria ha fondato il Fronte Al Nusra, l’ala siriana di al Qaida, per combattere contro il regime. Questa iniziativa gli è costata una taglia da 10 milioni di dollari sulla sua testa da parte degli Usa.

Il pensiero politico di al Jolani

In questi anni ha collaborato con Abu Bakr al Baghdadi, capo dello Stato Islamico in Iraq di al-Qaeda, che in seguito ha cambiato nome da ISIL e ISIS. Man mano di è distaccato dal qaidismo internazionale per dare vita a una forma diversa, pragmatica dello jihadismo politico, con base nella regione di Idlib, nel Nord-occidente della Siria.

In un’intervista televisiva nel 2014, Abu Mohammed al-Jolani ha affermato che la Siria dovrebbe essere governata secondo la legge islamica e che le minoranze del Paese, composta da alawiti e cristiani, non dovrebbero essere accolte. Nel 2016 lui e l’Hts si sono definiti come “custodi credibili di una Siria liberata da al-Assad”. 

L’obiettivo dell’HTS era liberare la Siria dal governo di Assad, cacciando via le milizie iraniane dal Paese e dando vita a uno Stato basato sulla legge islamica.

I cittadini siriani festeggiano la caduta del regime di Assan
Il pensiero politico di al Jolani (Screenshot da X) – notizie.com

Come scritto, il suo nome significa colui che viene dalle Alture del Golan. Questo lo collega alle alture siriane occupate da Israele fin dal 1967 e che la Siria vorrebbe annettere.

Al Jolani punta a diventare il prossimo interlocutore siriano del neopresidente Usa Donald Trump. Solo due giorni ha ha rilasciato un’intervista alla Cnn: “L’obiettivo della rivoluzione è rovesciare il regime” di Assan.

Il nostro diritto è usare tutti i mezzi a disposizione per raggiungere questo obiettivo”. Allo stesso tempo ha rassicurato le cancellerie occidentali sulla volontà del suo gruppo armato di non danneggiare le comunità cristiane e altri gruppi sunniti. “Nessuno ha il diritto di cancellare un altro gruppo. Queste comunità religiose hanno coesistito in questa regione per centinaia di anni e nessuno ha il diritto di eliminarle”.

Negli ultimi tempi al Jolani ha dimostrato un’altra versione di sé, diversa dalle origini. Ed è per questo che adesso i siriani di tutte le comunità credono in un ritorno della libertà.

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