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Curiosità

Il lupo non è più una specie strettamente protetta, il Wwf: “Predazione, rischio aumenta se lo abbattiamo”

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Matteo Fantozzi

Il Consiglio d’Europa ha detto di sì al declassamento del lupo che così passa da specie rigorosamente protetta a protetta. Le differenze sono molto importanti.

Gli animalisti si sono fatti sentire su questa decisione, specificando come tra oltre a favorire l’abbattimento di questa specie animale non risolverebbe nemmeno il problema della predazione del bestiame domestico.

Lupo da specie rigorosamente protetta a protetta (Notizie.com)

Marco Antonelli, membro della direzione conservazione di WWF Italia per l’Ufficio specie e habitat, ha commentato la decisione a Notizie.com. Per prima cosa il Wildlife Conservation Specialist ha spiegato cosa significa il passaggio da specie rigorosamente protetta a protetta: “Lo stato di protezione del lupo si abbassa, gli stati membri possono modificare la propria legislazione nazionale e prevedere quote di abbattimento naturali per la gestione della popolazione. L’unico requisito da tenere in conto ora è il mantenimento dello stato di conservazione favorevole della specie. Rispetto a oggi la gestione della specie diventa più flessibile da parte degli stati membri”.

Ma perché si è arrivato a questa scelta? “Questo provvedimento è stato proposto dalla Commissione Europeo per motivazioni prettamente politiche. La pressione delle lobby agricole ha chiesto alla CE di abbassare lo stato di protezione del lupo per diminuire le predazioni sul bestiame domestico e mitigare il conflitto con gli allevatori”, spiega Antonelli.

Lupo da specie rigorosamente protetta a protetta, il commento del WWF

Il WWF si oppone al cambiamento per quanto riguarda lo stato di protezione. Antonelli aggiunge: “Noi come WWF, ma in realtà come tantissime altre associazioni ambientaliste e il mondo della scienza, ci opponiamo a questo provvedimento perché numerosi studi dimostrano come gli abbattimenti non siano la soluzione verso la predazione del bestiame domestico. Sono molto più efficaci le strategie di prevenzione: recinzioni elettrificate per proteggere il bestiame, ricoveri notturni, i cani da guardia Nia”.

Lupo da specie rigorosamente protetta a protetta, il commento del WWF (Notizie.com)

Senza considerare che paradossalmente la scelta potrebbe generare anche l’effetto contrario. “In alcuni contesti si è visto che gli abbattimenti di lupi provocano un aumento della predazione del bestiame domestico, questo è legato alla struttura sociale dei lupi che vivono in nuclei familiari che chiamiamo branchi. L’uccisione degli elementi dominanti provoca che i giovani diventano solitari. Da avere un nucleo di cinque lupi ne abbiamo tre familiari che vanno verso le prede più facili come vitelli, pecore e capre. Il numero di lupi non è legato direttamente alle predazioni, ma ci sono tante altre cose da tenere in considerazione”, conclude l’esperto del WWF sperando di lanciare un messaggio che possa invertire la rotta.

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Matteo Fantozzi